cdg b corniolo sanguinello 001   Nome scientifico: CORNUS SANGUINEA
  Nome comune: CORNIOLO SANGUINELLO
  Famiglia: Cornaceae
  Fioritura: maggio-giugno
  Frutti: settembre-ottobre
  Habitat: siepi e margini boschivi,terreni fertili e aree calcaree anche vicino all'acqua.Fino a 1300 metri


Descrizione

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Il Corniolo Sanguinello è un piccolo alberello o arbusto cespuglioso a foglia caduca molto ramificato, che può raggiungere 2-4 metri di altezza. I rametti giovani piuttosto pelosi, diventano presto di un bel colore rossastro, per diventare marrone scuro con l'età.

La corteccia del tronco è liscia e lucida, con crepe rossastre che si accentuano con l'età della pianta.

Le foglie sono opposte a due a due, ovali e appuntite all’estremità, con prominenti nervature color verde chiaro. La superficie superiore è verde chiaro, mentre l'inferiore è leggermente pubescente con nervature in evidenza.

Le foglie e i rami, in autunno diventano di un bel colore rosso cupo.

I fiori, che si formano dopo la foliazione, hanno un odore molto gradevole, appetitoso per i maggiolini. Sono riuniti in un'infiorescenza a ombrella disposta all'apice dei rami giovani. Il calice si divide in 4 piccoli denti e la corolla ha 4 petali bianco  crema e stami gialli.

I frutti del Corniolo sono delle piccole drupe nero brillante, non commestibili, rotonde come un pisello contenenti un nocciolo con 2 semi oleosi, da cui un tempo veniva estratto un olio che alimentava le lampade.

il Corniolo era considerato con timore nelle campagne, per le sue proprietà magiche, in quanto la corteccia, i semi e il midollo dei rami della pianta, nel 1600 venivano adoperati dagli “stregoni” nei riti magici e per la preparazione di pozioni velenose.

Ma nonostante questo, la pianta si prestava ugualmente come valido aiuto per innumerevoli utilizzi. Oltre che per fare un ottimo carbone, il suo legno durissimo veniva utilizzato nella fabbricazione di ingranaggi per mulini, raggi per ruote e pestelli. I rametti più piccoli e flessibili venivano intrecciati per la fabbricazione di solide ceste e tutte le parti della pianta potevano servire per tingere le stoffe e le pelli di grigio e di azzurro, nonché per la fabbricazione del sapone.

Ancor oggi, il legno del Corniolo Sanguinello è ricercato per farne manici per attrezzi e bastoni da passeggio.

Dai suoi rami invece si può estrarre la “Dimetilglicina” che trova utilizzo nella preparazione di farmaci anticoagulanti e antitrombotici.

 

La parola “Corniolo” deriva dal latino “Cornus” per sottolineare la durezza e la robustezza del suo legno, simile a quella del corno; l’appellativo “sanguinello” descrive invece, il bel colore rosso scuro che in autunno assume la pianta.

                    



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Corniolo sanguinello -- Cornus sanguinea