Daino

03foto scattate nella riserva naturale di Berignone-Tatti

emma cellesi

Dama dama (Linneo, 1758)

Mammifero
Ungulati
Ruminanti (apparato digerente poligastrico)
Famiglia: Cervidi (palchi caduchi e solo nei maschi)

Ascolta il verso del maschio 

Caratteri distintivi

04Sebbene sia un animale originario dell’area mediterranea, originaria dell’Africa nord/orientale e Asia minore; è una specie alloctona in Italia, perché è stato introdotto sin dall’epoca Romana; il daino si è adattato bene all’ambiente tanto che si è diffuso in tutta Europa. Di corporatura intermedia fra il cervo ed il capriolo il maschio può arrivare a pesare quasi un quintale per un’altezza al garrese dagli 80 ai 110 cm; la femmina ha dimensioni più ridotte, il peso infatti varia dai 30 ai 50 Kg.

Il daino assume nel corso dell’anno due mantelli; le “mute”. sono una autunnale/invernale di colore tipicamente grigio-brunastro, che rende molto meno visibile le macchie bianche rotondeggianti che costituiscono la pomellatura; una primaverile da Aprile, con daini 04mantello bruno-rossiccio con striscia nera mediana dorsale dal collo alla coda con evidenti macchie bianche su schiena e fianchi. Il mantello giovanile marrone scuro pomellato lungo i fianchi ricorda il famoso manto di Bambi (che però era un cervo). Si trovano anche individui molto scuri, la “varietà melanica” per il quale alcuni animali dalla nascita presentano un mantello bruno-nerastro, sempre comunque pomellato, così da essere definito “nero”.

Solo il maschio ha le corna chiamate in gergo “palco” costituito da due stanghe, dalle quali si diramano più punte che presentano la loro parte terminale palmata, in relazione allo sviluppo e all’età dell’animale. Il palco o “trofeo” cade e ricresce annualmente. Il daino frequenta sia boschi di latifoglie che di conifere, la macchia mediterranea e le aree incolte. In Italia é diffuso su tutto il territorio, dalla catena alpina, agli Appennini.

Non ha particolari esigenze alimentari, è un tipico pascolatore opportunista, cioè un animale poco selettore nella scelta del cibo che è capace di modificare atteggiamento sia in funzione della disponibilità alimentare sia in funzione delle esigenze metaboliche relative ai diversi periodi annuali: un alta densità di popolazione infatti può causare danni ingenti alla vegetazione.

La stagione riproduttiva è di ottobre/novembre, la gestazione ha durata di circa 230-240 giorni, la femmina partorisce un cucciolo che si alza entro un’ora; lo svezzamento è a circa 3-5 mesi, raggiunge la maturità sessuale a circa un anno, quella sociale a 3-4 anni.

È un animale che può vivere oltre 20 anni.