globularia-cespugliosa   Nome scientifico: GLOBULARIA ALYPUM
  Nome comune: GLOBULARIA CESPUGLIOSA – ERBA DEI FRATI
  Famiglia: Plantaginaceae
  Fioritura: Ottobre-Marzo
  Habitat: pianta eliofila-termofila che predilige suoli sassosi, terreni aridi, scogliere. Da 0 a 600 m. Presente solo in Liguria, Toscana, Sicilia, Sardegna.


Descrizione

Si tratta di una specie piuttosto rara, considerata a distribuzione limitata, anche se in stazioni circoscritte può essere presente con  numerosi esemplari.

In Toscana  la sua presenza è sporadica, limitata alla fascia litoranea e alle alture rocciose prospicienti. E' stata osservata anche all'isola d'Eba, presso le scogliere di Punta Calamita. In Liguria è presente solo nella parte di ponente, presso il confine con la Francia. In Sicilia e in Sardegna si può trovare anche per diversi km lontana dalle coste.

E' una pianta perenne sempreverde con portamento arbustivo, che appare come un cespuglio intricato e molto ramificato, alto da 30 a 80 cm.

I suoi fusti lignificati sono striati, di color bruno-rossastro, fogliosi fino all'infiorescenza. Invecchiando la pianta perde la flessibilità e i fusti diventano più grigiastri e rigidi.

Le foglie sono alterne, coriacee, intere, di color verde scuro. Hanno forma oblanceolata-spatolata, portate da breve peduncolo e disposte a fascetti sui rami; (larghe 4/6mm e lunghe 15/30), hanno una sola nervatura centrale e terminano con un mucrone apicale. Entrambe le facce sono cosparse di concrezioni calcaree biancastre, come microscopici puntini, visibili solo con una lente.

L'infiorescenza è un capolino emisferico largo 2/3 cm, avvolto alla base da brattee provviste di peluria biancastra sul bordo. Il calice ha 5 denti pelosi al margine, con corolla azzurra-viola di circa 7 mm, bilabiata, con labbro superiore diviso in due dentelli e l'inferiore espanso in 3 lobi.

Il frutto secco è un achenio racchiuso dal calice persistente, con semini scuri di 1/2mm.

Si tratta di una pianta officinale tossica, le cui radici e le foglie contengono un glucoside chiamato 'globularina'.

In passato era utilizzata per combattere i dolori articolari e muscolari e come potente purgante, tanto che veniva chiamata 'herba terribilis'.

Riguardo all'etimologia del suo nome, la parola ''Globularia'' deriva dal latino 'globulus' per descrivere la forma del capolino che ricorda un piccolo globo. L'epiteto specifico invece è la forma latinizzata della parola greca 'a- lypos' = senza dolore.

Data la sua rarità, è naturalmente una pianta da proteggere, che spesso si trova in numerosi cultivar che abbelliscono i giardini rocciosi.

Fotografata nei pressi della Rocca San Silvestro (Campiglia)

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Globularia alypum -- Globularia cespugliosa – Erba dei frati