Pianta erbacea perenne, munita di due o più radici a tubero ovoidale.
Il suo fusto dritto, alto da 15 a 50 centimetri, conferisce alla pianta un aspetto robusto. Di colore verde scuro, è solcato da sfumature rossicce.
Le foglie che inguainano la base del fusto sono lineari-lanceolate e un po' arcuate, le superiori invece, sono progressivamente più piccole e macchiettate di marrone-porpora. Le ultime in prossimità del fiore sono bratteiformi.
L' infiorescenza ha la forma di una spiga allungata, lassa e stretta, con 3-10 fiori piuttosto grandi. Ogni fiore ha un casco formato dai tepali esterni eretti e appuntiti, solcato da venature più grigiastre. I tepali interni e laterali invece, sono molto più corti e circondano il labello di color rosso scuro, piuttosto allungato con una zona triangolare pendula di color porpora, ricoperta da fitta peluria.
La parola "Serapias" con cui Plinio e Discoride indicavano alcune specie di Orchidacee, era il nome del dio greco della fertilità e della medicina. L'aggettivo "Vomeracea" invece, descrive la parte esterna del labello di questa pianta, che ricorda il vomere dell'aratro.
Specie protetta
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