Pianta erbacea perenne con apparato radicale formato da 2 o più bulbi carnosi di forma ovoidale.

Il fusto è eretto, abbastanza spesso nella parte apicale,  può raggiungere i 30 cm. E' di colore verde chiaro, sfumato di rosso verso l’apice.

Le foglie basali sono lanceolate, carenate, semierette, nastriformi (larghe1 cm per 8/10 di lunghezza), di color verde glauco. Quelle che si trovano lungo il fusto sono rugose, abbraccianti, in numero di 2-3. Le brattee fiorali, di colore verde, rosa o porpora sono lanceolate e piuttosto concave.

L’infiorescenza, all'apice del fusto appare piuttosto povera di fiori (da 2 a 6) di colore violaceo. I sepali, più larghi che lunghi sono ovati e formano un casco insieme ai petali di colore grigio-violaceo con venature porpora.  Il labello può sfiorare i 30 mm, circa il doppio dei petali, con debole pelosità giallastra. L’epichilio, cioè la porzione apicale del labello, rassomigliante a una lingua, è proteso in avanti verso il basso, con sfumature rosso-violaceo. Lo sperone è mancante.

Il frutto è costituito da una capsula eretta, oblunga di circa 10-20mm contenente piccoli semi piatti di colore brunastro

Narra una leggenda che Discoride, ritenendo afrodisiaca questa orchidea, volle disegnarne una per dedicarla al dio egizio Serapias, protettore della fecondità, da cui ha preso il nome. Il nome specifico 'lingua' proviene invece dal latino, con chiaro riferimento alla forma del labello.

Specie protetta