gran parte della cinta muraria, costruita con ciclopici blocchi di pietra locale; e numerosissimi ipogei utilizzati per la sepoltura dei defunti), con rovine romane ed edifici medievali come la Cattedrale ed il Palazzo dei Priori sull'omonima piazza, il centro nevralgico dell'abitato. Il nome è ovviamente d'origine etrusca ed in seguito adattato al latino volaterrae. Velathri (antica denominazione etrusca dell'attuale Volterra) faceva parte della confederazione etrusca, detta dodecapoli etrusca o lucumonie. Il re (e gran sacerdote) era detto luchmon (lucumone). 

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