cdg-b-filleria   Nome scientifico: PHILLYREA LATIFOLIA E PHILLYREA ANGUSTIFOLIA
  Nome comune: FILLIREA
  Nomi locali: Lillatro - Ilatro
  Famiglia: Oleaceae
  Fioritura: Marzo-Maggio
  Frutti: Autunno
  Habitat: Terreni scoscesi e aridi, ambienti ricchi di sassi, macchie e leccete dal livello del mare fino a 900 mt.


Descrizione

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Il genere Phillyrea è presente in tutta Italia con due specie diverse, molto similari e spesso confuse tra loro: la "Phillyrea Latifolia" e la "Phillyrea Angustifolia", che si differenzia dall'altra per le foglie più lunghe, più strette e più appuntite, i frutti meno arrotondati e il portamento più cespuglioso.

Entrambe fanno parte della Macchia Mediterranea e si adattano con facilità sia ai venti salmastri delle zone litoranee, sia agli ambienti più freddi e umidi delle colline più alte. Infatti queste piante venivano impiegate per rimboschire le aree a vegetazione tipicamente mediterranea.

 

La Fillirea è un arbusto sempreverde, con tronco di forma irregolare, dalla corteccia grigiastra liscia o leggermente scanalata nelle piante più adulte. E' molto ramificata con chioma globosa e rami irregolari che conferiscono alla pianta l'aspetto di un piccolo albero alto anche fino a 9 mt.

 

Le foglie della Fillirea Latifolia sono opposte, ovate, sorrette da un breve picciolo lungo pochi mm; hanno consistenza coriacea con margine finemente dentellato, lucide nella parte superiore, più opache e chiare nella parte inferiore. Quelle più giovani sono particolarmente seghettate, poichè la pianta usa questa morfologia per difendersi dagli animali che cibandosene, potrebbero distruggere anchei germogli. Nella specie Angustifolia invece, le foglie si presentano assai più sottili e un poco più lunghe e prive della dentellatura.

 

I piccoli fiori sono riuniti in grappoli di 5/7 elementi inseriti nell'ascella della foglia. Hanno un calice a 4 sepali con lobi triangolari e corolla composta di 4 piccoli petali di colore che va dal bianco-rosato o giallo-verdastro.

      

I frutti sono piccole drupe rotonde, (più ovali e allungate per l'Angustifolia) che contengono un solo seme, un pò appiattite all'apice, inizialmente di colore rosso, poi nero-bluastro quando giungono a maturazione, molto appetitose per gli uccelli.

 

Il legno della Fillirea è un buon combustibile e può dare anche un carbone di ottima qualità. Si possono fare decotti e tinture con le sue foglie che contengono "fillirina", un glucoside con proprietà tonico- astringenti e diuretiche.

 

Secondo la mitologia greca, la pianta deve il suo nome alla ninfa Filira, che fu trasformata in questo albero, dopo una serie di avvenimenti negativi. Per alcuni studiosi, invece il nome del genere di questa pianta, deriverebbe dal greco "philyra" composto da "philos"(amico) e hyron (sciame di api), in quanto si tratta di una buona mellifera.

Il nome specifico, deriva dal latino "latus" (largo) "angustus" (stretto) e "folium" (foglia).

 

                    



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Fillirea -- Phillyrea latifolia/ angustifolia -- Lillatro