carlina-vulgaris   Nome scientifico: CARLINA VULGARIS
  Nome comune: CARLINA COMUNE
  Famiglia: Asteraceae
  Fioritura: Giugno – Settembre
  Habitat: luoghi incolti, pietrosi, pascoli aridi, margine di boschi e cespuglieti. Fino a 1800m. Non è presente in Sicilia e in Sardegna.


Descrizione

La Carlina comune è una pianta erbacea perenne dalle lunghe radici a fittone ramificate, dal fusto eretto, coriaceo, di colore marronastro, striato e percorso da peli ispidi su tutta la sua lunghezza. Generalmente è piuttosto ramificato in alto e può raggiungere anche i 60 cm di lunghezza.

Le foglie sono tutte senza peduncolo, semi abbraccianti il fusto di aspetto coriaceo, di colore biancastro ragnateloso. Le basali, lineari-lanceolate, hanno margine dentato e pungente, con nervature che proseguono fino all'esterno in robuste spine. Quelle della parte intermedia sono ovali con base cuoriforme, mentre le superiori si trasformano in brattee spinose che circondano il capolino.

L'infiorescenza è composta di capolini terminali sorretti esternamente da una doppia serie di brattee squamose, densamente lanuginose, di cui le esterne sono più corte delle interne, terminanti con una lunga spina di circa 2 cm. Quelle interne, strettamente lineari, appaiono come fiori ligulati, raggiate, leggermente purpuree alla base, di color giallo pallido-biancastro. I fiori sono tutti tubulosi, con corolla giallo paglierino.

I frutti sono acheni brunastri, pubescenti di aspetto sericeo, sormontati da un pappo formato da circa una trentina di peli piumosi, ramificati.

Da sempre, nella medicina popolare, questa pianta veniva usata per stimolare la diuresi, favorire la sudorazione e come purgante, ma la leggenda la descrive come rimedio anche contro la peste.

Si racconta che l'esercito di Carlo Magno, fosse preda di un'epidemia di peste e, alle imploranti preghiere, sembra sia comparso un angelo che invitò l'imperatore a scoccare una freccia verso il cielo: la pianta su cui, cadendo fosse andata a conficcarsi, avrebbe curato il terribile malanno! La freccia cadde proprio su un cespuglio di Carlina, che da quel giorno fu usata anche come antisettico.

L'etimologia del nome del genere della pianta, sembra essere dedicato a Carlo Magno, ma si ipotizza anche che possa provenire da 'Cardunculus'-'Cardina', col significato di piccolo cardo. Vulgaris, specifica che la pianta è piuttosto comune.

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Carlina comune -- Carlina vulgaris