cdg f ortica 001   Nome scientifico: URTICA DIOICA
  Nome comune: ORTICA
  Famiglia: Urticaceae
  Fioritura: Da aprile a settembre
  Habitat: Cresce in tutta Italia, dal mare alle zone alpine in zone ricche di sostanze azotate. Si può trovare negli orti, a ridosso dei muri, tra le macerie.


Descrizione

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Pianta erbacea perenne con aspetto ruvido, provvista di lunghi rizomi striscianti, molto ramificati, da cui sorgono i fusti che possono superare anche un metro di altezza. 

Questi sono di sezione quadrata, di color verde giallastro e ricoperti di peli urticanti.

Le foglie sono a forma di cuore, ovali, oblunghe col margine inciso, dentellato, color verde carico e presentano anch'esse la stessa peluria urticante.

La pianta dell'ortica, produce in estate, dei piccoli fiori verdastri riuniti in spighe, poste all'ascella delle foglie, pendenti nelle piante femminile, più corti in quelle maschili. I maschili hanno 4 tepali irsuti che racchiudono i 4 stami; i femminili hanno 2 tepali che si accrescono durante la fruttificazione.

Il frutto ha forma ellittica e colore marronastro, racchiuso nei tepali accresciuti.

L'ortica ha un ottimo gusto ed è molto ricercata in cucina. Viene lessata per la preparazione di minestre e pietanze, ma può essere gustata anche da sola scottata e condita con olio e limone. Ottima come ripieno per ravioli o come integrante di frittate.

Questa pianta commestibile e officinale è molto ricercata in erboristeria e apprezzata per le sue qualità depurative e antinfiammatorie.

E' ricca di principi azotati, aminoacidi, sali minerali, vitamine che ne fanno un alimento di grande importanza per l'eliminazione di acidi urici e colesterolo. Si possono fare decotti per frizionare il cuoio capelluto, per normalizzare grasso e forfora.

Dalle sue foglie e dalle radici, si ricavano pigmenti naturali, atossici, che servono per colorare cosmetici, prodotti igienici e liquori. Con l'ortica macerata a lungo in grandi recipienti tenuti coperti, si ottiene un valido antiparassitario per le piante da giardino e da orto.

Questa pianta fin dall'età del bronzo, veniva utilizzata per fare tessuti e fino al secolo scorso, in Scozia serviva per tessere tovaglie e lenzuola.

Appena la pianta dell'ortica viene sfiorata, ciascun pelo si spezza, liberando un acido che provoca prurito e infiammazione cutanea, ma che veniva usato dai Latini per la cura dei reumatismi.

Il nome del genere "Urtica" deriva dal latino "Urere"=bruciare, riferito all'irritazione prodotta al contatto con i peli urticanti che ricoprono la pianta, contenenti Acetilcolina, Istamina e Serotonina.

                    



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Ortica -- Ortica dioica