cdg-f-eliantemo-maggiore   Nome scientifico: HELIANTHEMUM NUMMULARIUM
  Nome comune: ELIANTEMO MAGGIORE
  Famiglia: Cistaceae
  Fioritura: Maggio-Settembre
  Habitat: terreni aridi, assolati, rupi e pendii. Suoli magri e calcarei. Da 0 a 2300 metri.


Descrizione

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Graziosa pianta perenne, alta da 10 a 50 cm, che si presenta in varie sottospecie piuttosto variabili nei diversi aspetti morfologici riguardanti il fiore, la peluria delle foglie o il portamento della pianta stessa.

Il suo apparato radicale è fittonante, contornato da radici secondarie. Il fusto ha una base legnosa, per diventare ramoso e cespuglioso, con rametti prostrati e ascendenti con corteccia rigida e rugosa.

Le foglie sono semipersistenti, spesso coriacee e consistenti, talvolta glabre o ricoperte di peluria corta, soprattutto nella parte sottostante. Anche la loro forma può variare, da ovali, ellittiche o allungate, lunghe circa 4cm, sempre provviste di piccole stipole alla base (2/4mm).

Il fiore è portato da un peduncolo piuttosto legnoso. Può essere singolo o far parte di un grappolo terminale composto da 4-7 elementi, grandi fino a 2 cm e mezzo, che si schiudono uno dopo l’altro. I boccioli sono globosi, pendenti e incurvati. Il calice del fiore lascia intravedere tra i petali i sepali verdastri, di cui 3 larghi e marcatamente striati di rossastro e 2 più piccoli. Il fiore di colore giallo sulfureo intenso, ha 5 petali spatolati di aspetto stropicciato, facilmente caduchi. Ogni fiore vive un solo giorno e tende a chiudersi nel pomeriggio, lasciando cadere via i suoi petali, mentre gli stami tendono ad aprirsi verso l’esterno appena sfiorati da un insetto.

Il frutto è una capsula pendente di circa 8mm, di forma ovale, suddivisa in 3 valve e ricoperta da una membrana pelosa. All’interno sono contenuti diversi piccoli semi brunastri-rossicci. Numerosi sono i cultivar derivanti da questa pianta per l’abbellimento dei giardini rocciosi e soleggiati.

Per quanto riguarda gli impieghi fitoterapici, la pianta è conosciuta solo nei ‘Rimedi di Bach’ come ‘Rock Rose’ , utile per stabilizzare il corretto equilibrio nervoso dopo attacchi di ansia e paure improvvise.

L’attuale nome, venne attribuito alla pianta dal medico botanico tedesco Valerius Cordus vissuto nel 1500, ma fu utilizzato solo oltre un secolo dopo, dal francese Joseph de Tournefort, studioso di botanica. Con le appropriatissime parole greche ‘helios=sole e anthos=fiore’, si descrive l’habitat della pianta (fiore del sole); mentre con la parola latina ‘nummus’ , si allude al colore dorato e stropicciato della corolla, che ricordava una antica monetina dorata chiamata appunto ‘nummularius’.

                    



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Eliantemo maggiore -- Helianthemum nummularium