Pianta annuale cespugliosa e ramificata fin dalla base, con lunghe e robuste radici a fittone.
I fusti rossastri e pubescenti, possono essere eretti o prostrati, alti anche oltre 1 metro.
Le foglie sono alterne romboidali, con margine dentato, portate da piccioli piuttosto lunghi. Sono percorse da tre evidenti nervature principali e si presentano ruvide al tatto, di colore verde chiaro.
I capolini raccolti in una spiga, hanno un involucro spinoso, che in seguito conterrà i semi, mentre i fiori, non visibili, sono chiusi nel ricettacolo. I maschili sono portati su brevissimi peduncoli, mentre i femminili sono immersi in un involucro rigido e spinoso.
I particolari frutti racchiudono due semi di diversa grandezza e sono dotati di uncini pungenti con due piccoli rostri alla sommità.
Tutto ciò per potersi attaccare facilmente al pelo degli animali, garantendo in questo modo la diffusione dei semi anche in ambienti più lontani.
In antichità la medicina popolare utilizzava la pianta per la sua azione antibatterica e antinfiammatoria nelle riniti, sinusiti e catarro.
Il suo nome deriva dal greco "Xantòs" che vuol dire giallo, poiché in passato questa pianta serviva per colorare i tessuti. Il nome popolare "Lappa o Nappa" era già usato da Virgilio per identificare il genere di piante dai semi appiccicosi. Infine gli aggettivi "Orirntale" e "Italiana" descrivono questa pianta come specie esotica naturalizzata in tutto il territorio italiano.
|