cdg-a-pioppo-bianco   Nome scientifico: POPULUS ALBA
  Nome comune: PIOPPO BIANCO
  Famiglia: Salicaceae
  Fioritura: Febbraio-Marzo
  Habitat: suoli limosi, argillosi, umidi. In riva a fiumi e laghi, dalla pianura fino a 1400m. Presente in tutte le regioni d'Italia.


Descrizione

Il Pioppo bianco è un albero a fogliame deciduo, considerato la specie più longeva tra tutte le Salicacee, tanto che può vivere fino a un secolo, raggiungendo ragguardevoli dimensioni che arrivano a sfiorare i 40 metri.

La sua chioma è espansa, ampia, globosa, di colore grigio chiaro brillante soprattutto quando è mossa dal vento.

Il tronco è eretto, spesso sinuoso con corteccia di color bianco-grigiastro, che nelle piante più giovani appare piuttosto liscia con lenticelle disposte ad anello, che diventano nerastre e scabre nelle piante più adulte, soprattutto nella parte bassa del tronco.

 L'apparato radicale dei pioppi più giovani, è di tipo fittonante, per diventare in seguito, molto più espanso con notevole sviluppo di radici periferiche che si diramano in larghezza, svolgendo un'azione essenziale nel consolidamento degli argini dei fiumi.

 Le foglie, lunghe 4-10 cm, sono alterne, coriacee, sorrette da un picciolo di circa 5 cm. Hanno forma lobata-rotondeggiante, divise in 3-5 lobi, con la parte superiore di color verde scuro lucido, mentre l'inferiore è ricoperta da una fitta peluria bianca, che caratterizza la pianta. Quelle che si trovano sui rami sterili sono di dimensioni più grandi, con 5 lobi più o meno triangolari e margine dentato grossolanamente.

 Come tutte le Salicaceae, il Pioppo bianco è una pianta dioica e porta le infiorescenze maschili e femminili su piante diverse, che compaiono prima della fioritura. I fiori maschili sono riuniti in amenti penduli lunghi 7-10 cm di colore grigio rosato, mentre i femminili raggiungono i 5 cm e hanno stimmi rosa.

 L'infruttescenza è una piccola capsula glabra di forma conica-oblunga, lunga circa mezzo cm, contenente numerosi semi dai peli cotonosi, la cui dispersione è affidata al vento.

 Il legno del Pioppo bianco può essere impiegato nella produzione di cellulosa, fiammiferi, compensati e truciolati da imballaggio.

 Anticamente, la corteccia della pianta veniva usata come febbrifugo, mentre la lanugine della fioritura serviva per imbottire coperte.

 Noto fin dal tempo dei Romani, il pioppo è menzionato da Orazio, Virgilio e Plinio e sembra che venisse chiamato 'Populus' (da arbor populi), in quanto il suo frusciare nel vento, ricordava il brusio della folla. E' di origine latina anche l'epiteto specifico 'alba=bianco', riferito alla pagina inferiore delle sue foglie.

 Una leggenda legata alla mitologia greca racconta che un tempo, l'albero fosse stato di colore scuro, finché Ercole non ne utilizzò alcuni rami per fare una grande ghirlanda, portata nella lotta con Cerbero, guardiano dell'aldilà. Il sudore e la fatica di Ercole, durante il combattimento, furono tali che riuscirono a schiarire i rami e le foglie della ghirlanda e da quel fatto, tutti gli alberi di quel genere, diventarono bianchi, dall'aspetto lucente-argentato, specialmente se mossi dal vento.

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Populus alba -- Pioppo bianco