RANA VERDE ITALIANA 

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  • annaClasse:Anphybia
  • Ordine:Anura
  • Famiglia:Ranidae
  • Genere:Pelophylax
  • Specie: P.bergeri(Gunter 1986) - Kl hispanica(Bonaparte 1839) -Kl esculentus(Linneaus 1758)
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La Rana verde italiana fa parte di un complesso composto da diverse specie, imparentate strettamente tra di loro, anche nelle forme ibride., tanto che riguardo all’esatta attribuzione specifica, da anni sono in corso accorati dibattiti tra gli studiosi della materia. A tutt’oggi non è però ancora emerso, quante e quali siano le specie tra ibridi e non ibridi, realmente presenti in Italia. La Pelophylax bergeri fa parte del gruppo delle rane verdi minori, mentre la Pelophilax hispanicus è una Kleptospecie, originata per ibridazione tra Bergeri ed Esculentus (Klepton è una categoria sistematica proposta per le forme che non possono essere considerate e ascritte a vere specie, perché a loro volta ibridi originati dall’incrocio di due specie diverse). Riguardo perciò all’esatta identificazione delle graziose rane delle nostre foto, potrebbe essere risolutiva, solo la prova del DNA.

DISTRIBUZIONE

rana 002La Rana verde è comune in gran parte dell'Europa Occidentale,  Centrale e Orientale. In Italia è presente soprattutto a partire dalle regioni al di sotto della Pianura Padana, fino alla Sicilia, tranne la Sardegna dove è stata introdotta dall’uomo verso la fine del 1800. Si può osservare in ambienti umidi, vicino a laghetti, stagni, canali artificiali contornati da vegetazione e fiumi dal corso piuttosto lento. Sono frequenti dalla pianura alla collina, fino a circa 1000 metri di altitudine.

DESCRIZIONE

rana 003Le rane verdi presentano un dorso dalla pelle piuttosto liscia, con colori molto variabili: dal verde brillante al marrone con sfumature castane o grigie a seconda dell’habitat dove vivono Spesso è evidente una striscia vertebrale verde più chiaro, che percorre il dorso in tutta la sua lunghezza. Il ventre è quasi bianco con macchiettature nere e grigiastre e anche il resto del corpo appare punteggiato di scuro. La testa ha una forma triangolare con muso appuntito, gli occhi hanno pupilla a forma orizzontale e la lingua è biforcuta. Sono presenti denti detti ‘vomerini’. La lunghezza può raggiungere i 10/12 cm nelle femmine, mentre i maschi sono leggermente più piccoli. Hanno zampe posteriori notevolmente lunghe con ampie dita palmate. Oltre che per la dimensione più piccola, i maschi sono riconoscibili per i due sacchi vocali posti agli angoli della bocca e per i tubercoli presenti sul primo dito delle zampe anteriori, evidenti durante il periodo della riproduzione. Queste rane sono abili nuotatrici, attivissime sia di giorno che di notte, appena si spostano sul terreno si muovono con lunghi e improvvisi balzi.

ALIMENTAZIONE

rana 004Si cibano prevalentemente di invertebrati, come lombrichi, insetti, aracnidi, piccoli gasteropodi, molluschi e larve. (La dieta dei girini invece è composta da materiale vegetale come  alghe e piante acquatiche e residui organici presenteinell'acqua. Le rane appena metamorfosate possono predare piccoli insetti, larve, acari e altri invertebrati). L’attività di ricerca del cibo si svolge prevalentemente di giorno, specialmente nelle giornate coperte, umide e piovose. Durante i mesi estivi e nel periodo riproduttivo, la ricerca del cibo diviene più affannosa anche durante la notte. Mentre nel periodo invernale, le rane entrano in ibernazione, seppellendosi in gallerie tra il fango. Nelle regioni costiere e dove il clima è più mite possono però rimanere attive tutto l’anno.

 RIPRODUZIONE

Nel periodo che va da marzo a giugno inoltrato, i maschi giungono in gran numero e si radunano vicino all’acqua, lanciando richiami di accoppiamento per poter attrarre le femmine presenti nella zona. Il maschio gonfia i suoi sacchi vocali gracidando instancabilmente, immerso nell’acqua e una volta sopraggiunta la compagna, le si accovaccia sul dorso come in un abbraccio (detto amplesso ascellare), che di solito avviene nelle ore notturne. In seguito verranno emessi dalla femmina degli agglomerati gelatinosi galleggianti, che possono arrivare a contenere da qualche centinaio, fino a oltre 3000 uova, di colore nerastro, di circa 1-2 mm di diametro. Sarà compito del maschio fecondarle, mano a mano che verranno deposte. La crescita delle larve dipenderà in gran parte dalla disponibilità di cibo e dalla temperatura dell'acqua, ma comunque saranno in grado di schiudersi dopo circa 6/9giorni dalla fecondazione. In condizioni ottimali lo sviluppo dei girini continuerà per circa 2-3 mesi, fino a raggiungere la maturità sessuale tra il 2° e il 3° anni di vita. Le rane verdi possono raggiungere in media da 6 a 7 anni di vita, più raramente anche fino ai 10.

 PERICOLI

I nemici delle rane verdi sono rappresentati, non solo da uccelli (come aironi, rapaci, cormorani, gabbiani e corvi), ma anche da mammiferi tra cui volpi, ricci e mustelidi. Se ne possono cibare anche alcuni serpenti acquatici.

Fino a pochi decenni fa le rane erano apprezzate come prelibatezze culinarie, per le loro carni tenere e saporite.


CURIOSITA’

Da sempre le rane hanno colpito la fantasia dell'uomo, soprattutto per la loro strabiliante e curiosa metamorfosi, tanto da essere protagonistedi  proverbi, racconti e aneddoti, che si perdono nella notte dei tempi, della storia e della letteratura. 

La specie è elencata nella III’ Convenzione di Berna a salvaguardia della natura e in Italia vengono protette da legislazioni locali.


Fotografate nel corso del fiume Cecina.