Piccola pianta erbacea perenne, dall'aspetto delicato, alta circa una ventina di cm. E' provvista di bulbo basale piriforme ovoide (1/1,5 x0,5cm), spesso suddiviso in 2/3 bulbilli ricoperti di tuniche fibrose, reticolate di colore marronastro.
Le foglie sono filiformi, ma robuste, cilindriche, lunghe fino a 20 cm e tendono a scomparire durante la fase di fioritura della pianta.
L'infiorescenza è piuttosto lassa, di un paio di cm di diametro, sorretta da uno stelo robusto e sottile avvolto alla base da guaine. Il fiore di forma campanulata ha 8 tepali larghi circa 3mm di colore bianco con venature rossastre, dello stesso colore delle antere.
Il frutto è una capsula ovoide di 3/4 mm, contenente semini brillanti di colore nero.
L'aglio nell'antico Egitto, era conosciuto per le sue molteplici proprietà terapeutiche.
Veniva addirittura somministrato agli schiavi che costruivano le piramidi per migliorare la forza fisica e la resistenza. Raccomandato anche per curare la lebbra, le ferite e per disturbi cardiaci.
L'etimologia del suo nome è di origine incerta. Si pensa che possa derivare dal greco, o anche dal sanscrito 'aluka' col significato di 'radice commestibile'. Le popolazioni celtiche invece lo descrivevano con la parola 'all' come caldo-bruciante'', riferendosi al caratteristico sapore del bulbo.
L'epiteto 'muscatum', derivante dall'arabo 'musk', descrive il delicato profumo di muschio dell'infiorescenza.
L'Allium moscatum è una specie piuttosto rara, presente nelle prateria di crinale e di vetta dei Poggi di Prata, considerati importante biotopo delle Colline Metallifere. Fa parte della ricca composizione floristica del sito, dove sono presenti anche altre specie di particolare interesse fitogenetico, elencate nelle liste delle specie protette.
L'Allium moscatum è considerato una specie rara e vulnerabile in Toscana, protetta dalla L.R. 56/2000.
Fotografato sui Poggi di Prata.
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