Piccola pianta arbustiva, alta 15-40 cm, caratterizzata dal breve fusto legnoso, dal quale si dipartono numerose ramificazioni, di cui le più giovani sono erbacee e annuali.

I rami fioriferi, un po' arcuati e ascendenti, portano piccole foglie alterne, di forma spatolata-oblanceolata, ripiegate a "doccia", con la parte superiore color verde intenso, punteggiata di minuscoli e caratteristici peli stellati; quella inferiore invece più biancastra per la presenza di una maggior quantità di peluria.

Le infiorescenze sono raggruppate in densi corimbi apicali e laterali, provenienti dalle ascelle delle foglie. Sono formate da piccoli fiori color giallo vivo, composti da 4 petali larghi appena 2-3 mm, di forma spatolata.

Il frutto consiste in una piccola siliqua appuntita, contenente dei semi ellittici brunastri.

Con la parola 'odontarrhena' (ontos=dente e arrhen= robusto) proveniente dall'antico greco-ionico, si descrive l'appendice appuntita come un piccolo dente dello stame. Anche "Alissum" proviene dal greco, col significato di "anti rabbia". L''epiteto specifico è invece dedicato a Antonio Bertoloni, insigne botanico sarzanese, vissuto dal 1775 al 1869 e autore della prima monumentale opera dedicata alla  "Flora d'Italia".

Una curiosa caratteristica di questa pianta, che tuttora è oggetto di ricerche, sembra che sia quella di riuscire ad accumulare ingenti quantità di metalli pesanti, in special modo il nikel, tanto da essere studiata come pianta "fitorimediatrice".

L'Alisso di Bertoloni, è una specie eliofila, endemica dell'Italia Centrale, (solo Toscana e Liguria) che si trova esclusivamente nelle zone caratterizzate da pietraie e soprattutto da rocce serpentine. Ritenuta di altissima importanza conservazionistica è rigorosamente protetta.