Non possiamo sapere con certezza, chi o cosa abbia dato origine al nome di questo corso d’acqua. Tanti però amano chiamare questo posto così irreale “Buchi del Diavolo”, pensando che un tempo potesse essere misteriosamente frequentato da folletti o da demoni. Forse la spiegazione meno fantasiosa riporta più semplicemente alle piene del torrente, ai gorghi e al rumore dell’acqua che si frangeva vorticosamente contro le rocce, facendo rotolare enormi sassi con fragore diabolico. Diversamente il nome del torrente potrebbe aver avuto origine proprio dai numerosi fori dalla pietra che costituisce le pareti della forra : il "Calcare Cavernoso". Infatti le rocce di quella zona , come di altre della Toscana Centro-Meridionale, (che noi abbiamo potuto osservare anche nelle vicinanze di "Macchia al Toro" tra Monterotondo M.mo e Massa Marittima), appartengono alla formazione “Anidritica di Burano”. Questa costituita da brecce, dolomie, calcari a cellette, originata da idratazione e successiva dissoluzione dei solfati, quando la crosta terrestre (periodo Triassico), dopo aver subito un movimento di abbassamento, fu invasa dalle acque, nella formazione iniziale dell’aperura dell’Oceano Ligure Piemontese. L'origine autoclastica, cioè il processo di fratturazione meccanico interno, sarebbe legata al fatto che i solfati per effetto del sollevamento sarebbero passati da Anidrite (CaSO4) a Gesso (CaSO4.2H2O). Ciò dette modo al formarsi di lagune salmastre sottoposte a forte evaporazione. I sedimenti subendo un processo di dissoluzione e perdita di solfati ad opera di acqua sotterranea, superficiale o di sorgenti termali calcifere, si sono trasformati in una roccia di aspetto totalmente diverso: spongiosa, scabra al tatto, ricca di fori e cavità, di colore grigiastro-giallognolo o semplicemente grigio scuro, notevolmente leggera. Prevale in queste rocce il carbonato di calcio, ma può associarvisi anche quello di magnesio, di ferro e tracce di silice e argilla. Talvolta non è raro osservare cristallizzati, anche minerali litoidi e metalliferi. |
Botro ai Buchi e il Calcare Cavernoso