Informazioni utili per chi fa trekking.

Descrizione di itinerari e sentieri per il trekking in Val Di Cecina.

montecerboliElenco di percorsi compresi nella zona tra Pomarance e Montecerboli: campagne pomarancine, San Michele alle formiche e la Farneta.

pomarance.Il trek urbano “Pomarance camminando”  è il percorso che ha avuto più visualizzazioni sul nostro sito, non meno affascinante è quello nelle vicine campagne a est del paese fra antice ville e poderi.

Uno dei sentieri più frequentato dagli escursionisti è a pochi km dall'abitato di Montecerboli, nella suggestiva valle che il piccolo torrente Radicagnoli ha scavato nelle rocce di gabbro, si trovano i ruderi del “Bagno di San Michele” anticamente chiamato di “Spartacciano”. Apprezzato sito termale già conosciuto in età etruca e romana,  segnalato insieme alle 'Terme di Bagno a Morba' e a quelle del 'Bagnone' di Sasso Pisano,  nella 'Tabula Peutingeriana', antica mappa stradale che mostra le vie militari dell'Impero romano.

La Farneta è un’area prevalentemente boschiva, che si trova nella parte orientale della Riserva di Monterufoli. Ha una superficie approssimativa di 200/230 ettari,   con un’altitudine massima di 482 m. slm  (Puntone di Farneta)

san micheleE’ delineata a Sud dal Secolo e a Ovest/Nord Ovest dal Trossa, due torrenti che hanno saputo modellare nel tempo, un paesaggio  veramente esclusivo, grazie anche alla bassa antropizzazione e alla totale assenza di aree urbane nelle zone circostanti.
Il complesso forestale della Farneta, con la sua elevata copertura arborea (circa l’85%), rappresenta un’importante risorsa  naturalistica della Riserva di Monterufoli, caratterizzata da particolari microclimi, dove è possibile trovare addirittura, specie relitte provenienti dalla flora del Terziario (da 65 a 2 milioni di anni fa), come l’Alloro (Lauro Nobilis) e il Tasso (Taxsus Baccata), insieme a vaste foreste di cerro, leccio e quercia, che si alternano alla Macchia Mediterranea.  L’ambiente è unico e selvaggio, con aree percorse di nuovo dal lupo e che vedono la presenza di ungulati, rapaci, uccelli di ogni tipo e numerosi anfibi.

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Di borgo in borgo

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Riserva naturale di Berignone e della Nera

castello dei vescoviQuesto esteso intricatissimo complesso boschivo si estende per circa 2170 ettari nella Val di Cecina, tra il borgo di Mazzolla ad ovest e il torrente Sellate a sud. Si tratta di una zona protetta come riserva naturale della Regione Toscana, istituita nel 1995.

Geologicamente, le colline di Berignone sono caratterizzate da rocce sedimentarie, conglomerati, marne, argille che fanno parte di un vasto sito di depositi lacustri del miocene superiore (7 - 9 milioni di anni fa).
Numerosi e suggestivi sono i corsi d'acqua che attraversano la foresta, dal fiume Cecina, ai torrenti Fosci, Sellate e Botro del Rio.
Questi boschi meritano una particolare considerazione, sia per la loro maestosa estensione, sia per la varietà di piante che essi ospitano. Leccio, corbezzolo, fillirea, ginepro, lentisco, mirto, erica, viburno, sono le specie più diffuse alle quali si associano altre caducifoglie come querce, cerro e rovere. Sui versanti più freschi e più alti è presente l'acero campestre, l'orniello, il carpino nero. Anche il patrimonio della vegetazione erbacea è molto ricco: bucaneve,ranuncoli, viole, primule,cisti,ellebori,rose canine e numerose orchidacee.
Molte anche le specie di mammiferi: cinghiali, caprioli,daini,mufloni,istrici,tassi,faine,donnole e scoiattoli.
Numerosi gli uccelli stanziali e migratori e i rapaci notturni e diurni. Si rileva anche la presenza di lupi.

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Riserva naturale di Monterufoli - Caselli

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monterufoliSi trova nella parte settentrionale delle Colline Metallifere e si estende per 4.828 ettari nei comuni di Pomarance, Monteverdi Marittimo e Montecatini Val di Cecina.


Habitats molto differenziati, ospitano elementi floristici e faunistici dalle più disparate esigenze ecologiche. Coesistono nella riserva zone molto aride e rocciose con vegetazione di gariga, forre profondamente scavate nelle coltri serpentinose, versanti freschi con rigogliose foreste decidue, piccole zone umide naturali e ampi greti torrentizi ad altissima naturalità. Alcune tipologie vegetazionali sono peculiari della riserva, come ad esempio i ginepreti serpentinicoli e le fitocenosi di rovere e alloro su serpentino.

Notevoli infine i nuclei di Taxus baccata, fra i più cospicui di Toscana. Oltre che per la flora e la vegetazione la Riserva è estremamente interessante per la grande biodiversità faunistica in cui spiccano i rapaci e la presenza del Lupo e per le numerose mineralizzazioni associate agli affioramenti ofiolitici ( rame, zolfo, calcedonio, magnesite, lignite ecc) che hanno dato luogo nel passato ad intense attività estrattive di cui oggi rimangono affascinanti testimonianze.

 

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La valle del Pavone tra la Rocca Sillana e Montecastelli

val pavone disIl Torrente Pavone nasce dal Poggio di Montieri  (1049 m s.l.m.) nella Provincia di Grosseto, scorre per 29 chilometri e scende 780 metri di quota per unirsi al fiume Cecina.

I percorsi descritti in questo elenco si snodano nel tratto finale del torrente, tra i caratteristici borghi di San Dalmazio e di Montecastelli Pisano.

La valle in questo tratto è un luogo estremamente suggestivo.Ha un elevato valore naturalistico, con una grande concentrazione di biodiversità, diverse tipologie di vegetazione e di ambienti, macchie, garighe, boschi e vegetazione ripariale.

La mancanza di grossi centri urbani, la completa assenza di industrie e la presenza di attività agro-silvo-pastorali a conduzione tradizionale, consente la sopravvivenza di specie animali di grande interesse. Lupo, gatto selvatico, falco pellegrino, oltre ai più comuni: daini, caprioli, istrici, ecc. Nel torrente trvano rifugio specie non comuni: ghiozzo di ruscello, il granchi di fiume e anfibi: ululone dal ventre giallo, salamandrina dagli occhiali e rana appenninica

Dal punto di vista storico, oltre alla Rocca Sillana che domina maestosa la valle del Pavone e un vasto territorio che comprende ampie porzioni delle province di Pisa, Siena e Grosseto,  sono interessanti la pieve di San Giovanni Battista, la miniera di rame del Pavone, i caratteristici borghi di San Dalmazio e di Montecastelli Pisano.

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Le Cornate, le Carline, il poggio di Montieri ecc...

corn carlIl gruppo montuoso delle Cornate, con i suoi 1060 m. di quota, è il rilievo più alto delle Colline Metallifere che si affaccia sull'Arcipelago Toscano e oltre, fino a lasciar intravedere la Corsica e a scorgere sul lato opposto, la città di Siena e il Monte Amiata. Il massiccio con la caratteristica dorsale allungata, rappresenta una delle poche formazioni calcaree della Toscana Meridionale.

cornataI versanti delle Cornate sono ricoperti da boschi di carpino nero, cerro, leccio e roverella, mentre alla sommità dei rilievi pietrosi sono presenti praterie e garighe originate dal pascolo praticato in passato. La vegetazione a carattere sub-montano, insolita nella Toscana meridionale ha interessanti e talvolta rare specie floricole come la Viola etrusca, l'Hypericum coris, l'Elicrisum italicum, il Lilium bulbiferum, la Lonicera etrusca, il Teucrium flavum ecc. Sono presenti anche la Fritillaria tenella e la Gagea tisoniana, due splendide liliacee che fanno parte delle specie protette dell'Appennino.
Anche la fauna delle Cornate conta esemplari rarissimi altrove come il lupo, il gatto selvatico, le martore e le puzzole.
Il lanario e il falco pellegrino (rari in tutta Italia) trovano ambiente favorevole per la nidificazione tra le pareti rocciose di questi rilievi.

 

 

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Volterra

volterrabalseporta dianaSono più di 2500 anni che Volterra, dall'alto del suo colle, domina tutta la val di Cecina. 

 

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Castelnuovo val di Cecina - Monterotondo marittimo

fumaroleQuesti due comuni condividono uno dei luoghi più famosi e suggestivi della nostra zona, "le fumarole" e "le biancane", dove gli immensi boschi devono lasciare il passo a un paesaggio primordiale, qui la geotermia caratterizza fortemente il paesaggio. Si ha infatti la presenza di diverse tipologie di manifestazioni geotermiche come soffioni, fuoriuscite di vapore dal terreno, putizze, fumarole e sorgenti di acqua calda.

 

Sempre in questa zona Dal 1985 la Sopraintendenza per i beni Archeologici della Toscana sta riportando alla luce un complesso architettonico di eccezionale interesse storico e archeologico.Gli scavi hanno messo in luce un complesso architettonico unico  esempio di terme etrusche nel territorio dell’antica Etruria.

Il carattere sacro del complesso è confermato dal ritrovamento di due statuette: una Menerva in piombo e stagno e una piccola offerente in bronzo, entrambe di netta impronta volterrana.

 

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Montecatini val di Cecina

montecatini1Sin dall' epoca degli etruschi l'attività mineraria è stata la più grande risorsa di questo comune, nel 19° secolo la minera di rame di Montecatini era la più ricca d'Europa. L'attività mineraria cessò nel 1907. Oggi è un attrazione turistica, si possono effettuare visite guidate all'interno della miniera e visitare il museo

 

minieraPer noi camminatori l'attrattiva più importante di Montecatini è il suo vasto  territorio quasi totalmente coperto da boschi e da i suoi piccoli borghi: Miemo, Casaglia, Mocajo, Gello, Buriano, Querceto e La Sassa.

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Altri luoghi

mare altri luoghiIn questa categoria ci sono i percorsi al di fuori della val di cecina, in alcuni articoli non è presente la descrizione ma solo foto e tracce GPS

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Elenco di siti utili

I testi che descrivono i nodi sono tratti da wikipedia, le immagini e le animazioni sono del Gambini,

Musei, Palazzi, Siti Archeologici ed altro.

Orari e contatti per le visite

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