Ambrosia a foglie di Artemisia

 

Nome scientifico: Ambrosia artemisiifolia

Famiglia: Asteraceae

Fioritura: Agosto-Settembre

         

 

Hbitat:

luoghi assolati e asciutti, terreni incolti, aree industriali abbandonate, aree urbane, colture di soia e girasoli, fino a 800 m.

Mi sa che c'è qualcosa che non va

DESCRIZIONE

Mi sa che qualcosa non va

L’ambrosia artemisiifolia è una pianta erbacea, annuale, pioniera, che colonizza con facilità i terreni dove è stata rimossa la vegetazione. Giunta probabilmente dall’America del Nord insieme a una spedizione di semi di trifoglio, venne identificata per la prima volta in Francia, nel dipartimento di Aller, nel 1863. In seguito si è propagata anche in Germania, nei Paesi bassi, in Svizzera e in gran parte delle regioni italiane del centro-nord. (Rimangono immuni la Sardegna, la Basilicata e l’Abruzzo).

Viene considerata una neofita, invasiva, tossica e soprattutto molto allergenica, che sta invadendo velocemente la maggior parte del nostro territorio. In grado di produrre in fase di fioritura, grandi quantità di polline ritenuto il più allergenico, tanto da provocare forti crisi di asma e gravi complicazioni respiratorie. In Lombardia la pianta è stata inserita in una ‘lista nera’ e tramite apposite ordinanze regionali, obbliga i proprietari e i conduttori di aree agricole non coltivate, a vigilare sui terreni infestati provvedendo con 3 sfalci nel periodo di fioritura e maturazione della pianta, dato che ogni pianta di Ambrosia può produrre fino a 60.000 semi che potrebbero mantenere la loro germinabilità fino a 40 anni!

La pianta ha radici legnose, fibrose e piuttosto ramificate.

I fusti sono eretti, spessi, disordinatamente pelosi, di colore verde con sfumature rossastre a maturità dei frutti; ramificati nella parte alta, possono raggiungere anche 2 metri di altezza.

Le foglie frastagliate, pelose, di color verde brillante: opposte le inferiori, alterne quelle superiori. Anche se molto rassomiglianti a quelle dell’Artemisia vulgaris (Assenzio selvatico), in realtà quelle dell’Ambrosia hanno rientranze meno appuntire, non hanno peluria biancastra nella pagina inferiore e non emettono nessun profumo se stropicciate, lunghe fino a 10 cm, ma con alta variabilità delle dimensioni.

I fiori dell’Ambrosia sono piccolissimi, poco appariscenti, di color giallo verdastro a forma di cono rovesciato. Riuniti in spighette nella parte terminale dei rami, si presentano in estate dalla fine di luglio fino a settembre, quando la pianta è in grado di produrre notevoli quantità di polline. Il polline è prodotto dai fiori maschili che sono i più appariscenti.

Il frutto è rappresentato da capsule di acheni ovoidali di 4-6 mm, contenenti un piccolo seme, che matura da ottobre a novembre. La diffusione del seme è facilitata dalla presenza di piccoli uncini che lo contornano e che gli permettono di essere trasportato ovunque. Una volta a terra, i semi entrano in uno stato di letargia invernale, pronti a germinare nella primavera successiva.

 

 

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