S.O.S. TAFANI

Soprattutto nella calde giornate di fine agosto, durante le nostre passeggiate non è raro imbattersi in nuvole ronzanti di fastidiosi tafani, minacciosi accompagnatori che talvolta riescono a scoraggiare escursionisti, ciclisti o semplici amanti della natura.  Questi insidiosi insetti ematofaghi, della famiglia dei Tabanidi, fanno parte dell’ordine dei Ditteri che conta in tutto il mondo oltre 3000 specie, di cui almeno 200 vivono in Europa.

tafano 1Del tutto rassomiglianti a grosse mosche, questi insetti hanno il corpo assai robusto, lungo circa 10-30 mm, con colori poco appariscenti nelle tonalità del grigio-bruno-giallastro a seconda della specie.  Si riproducono in zone caldo umide e soleggiate dove si riscontra la presenza di grandi mammiferi come mucche e cavalli, ma anche caprioli, cervi, daini e cinghiali.

Come le zanzare, anche nei tafani è la femmina che necessita dell’assunzione di sangue indispensabile nelle varie fasi dell’ovodeposizione, mentre i maschi sono considerati innocui impollinatori di alcune specie floricole tra cui le Orchidacee.

Gli accorgimenti per prevenire i loro attacchi possono essere svariati, ma talvolta non riusciamo lo stesso ad evitare le dolorose punture, che in realtà sono delle piccole lacerazioni cutanee capaci di provocare gonfiore, forte prurito e infezioni.

Esistono i saggi “rimedi della nonna” che suggeriscono di tenere la zona irritata da una puntura di tafano, a contatto con l’acqua fresca, con l’aceto o col ghiaccio, per sfruttare l’effetto anestetico e lenitivo delle basse temperature.  Si può anche intervenire strofinando succo d’ aglio e cipolla, oppure bicarbonato, allume di potassio o poltiglia di erbe fresche.  Ma è consigliabile prima di tutto, indossare durante le nostre escursioni magliette con le maniche e pantaloni lunghi o comunque indumenti di colore molto chiaro, evitando profumi, deodoranti, creme, lacche o cosmetici con profumazioni dolci.  Sarà anche utilissimo irrorare le parti scoperte del nostro corpo con prodotti repellenti a base di “Dietiltoluamide (DEET)”, usando invece sugli indumenti e sugli zaini quelli composti da “Picardina”, che offre il vantaggio di non danneggiare i tessuti sintetici e la plastica.  La combinazione di queste due sostanze sarà il rimedio più efficace per transitare immuni (o quasi), nelle zone a rischio tafani.

tafano 2Il morso di questi insetti è molto doloroso ed è consigliabile tenere a portata di mano una pomata antinfiammatoria a base di cortisone o di ammoniaca. Ma se il dolore e il gonfiore fossero persistenti, sarà bene non sottovalutare il problema e occorrerà rivolgersi al più presto a una struttura sanitaria.

Dobbiamo tener presente che i tafani, svolgono la loro fastidiosa attività attratti dai colori scuri, in pieno giorno, in assenza di vento, specialmente nelle ore più calde delle giornate afose di fine estate, esaurendo la loro affannosa ricerca di sangue col calar del sole.

Armati di pazienza e dei prodotti giusti, con qualche attenzione in più cercheremo anche in tempo di tafani, di goderci le nostre passeggiate, naturalmente senza sottovalutare i problemi che possono creare questi fastidiosi insetti.