Pianta erbacea perenne con bulbi oblunghi-ovoidali di colore biancastro, grandi poco più di 1 cm, che ogni anno emettono nuove foglie e fiori.
I fusti, a sezione triangolare lunghi sono fino a 40 cm, sono contornati da 2-3 foglie di color verde brillante, nastriformi, appiattite fin dalla base che si restringono in alto, per terminare in una breve punta. Lunghe circa quanto il fusto, sono larghe 2-3 centimetri, di cui le superiori, molto più corte, si inarcano verso il basso.
L’infiorescenza è formata da caratteristici fiorellini profumati, in numero variabile da 3 a 15. Hanno forma di campanula e pendono in piccole ombrelle asimmetriche, trattenuti fino a completa fioritura da una spata, prima verdastra, poi biancastra e traslucida. I fiori all'inizio sono eretti, poi penduli durante la fioritura, voltati in una sola direzione e misurano fino a 2cm. Hanno 6 tepali petaloidi leggermente appuntiti di colore bianco candido con una striatura mediana verde.
Il frutto consiste in una piccola capsula contenente piccoli semini scuri.
Nelle molte sue specie, l’aglio è da sempre utilizzato per le sue virtù terapeutiche. Già noto agli Egizi, agli Ebrei della Bibbia, fino al Medioevo e al Rinascimento, trovava utilizzo per curare l’ipertensione, per prevenire l’arteriosclerosi o come battericida e vermicida.
Veniva largamente adoperato anche in cucina e con i piccoli bulbi crudi si preparavano insalate e contorni misti, cotti invece, servivano per insaporire verdure, legumi e minestre.
Recenti ricerche indicano i suoi benefici per le malattie cardiovascolari.
La parola “Allium”, con cui i Romani indicavano questo genere di piante, è di derivazione celtica e significa “caldo, pungente” come il suo sapore. ''Triquetrum” invece, è riferito alla forma triangolare del suo stelo.
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