Val di Cecina le parole del passato |
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I luoghi della Val di Cecina e i suoi dintorni visti attraverso le parole di personaggi famosi che nel passato l’hanno raccontata, descritta, studiata e a cui si sono ispirati nelle loro opere rendendola ancora più preziosa.
Noi abbiamo semplicemente raccolto qualche frase o alcuni passi che fanno parte della nostra cultura. |
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DANTE ALIGHIERI Firenze 1265 – Ravenna 1321 Poeta, scrittore e politico.
Offre la sua descrizione nelle terzine della sua opera “Vita Nova”, di alcuni fenomeni
…..Versan le vene le fumifere acque per li vapor che la
FAZIO DEGLI UBERTI
Pisa 1305 – Verona 1367
Poeta e viaggiatore fiorentino discendente dal celebre Farinata degli Uberti, nobile ….usanza è qui fra noi, che ciascheduno che fa cerchi da vegge ivi gl’immolla, e che sempre di dieci ne perde uno e nessuno può veder chi questo bolla: l’un pensa che è il demonio che l’afferra l’altro che è il lago che da sé l’ingolla…… MICHELE SAVONAROLA
Padova 1385 – Ferrara 1486
Era il nonno di Girolamo Savonarola, religioso e politico Fiorentino. Michele Savonarola medico, ……Sunt lacus magni lacones dicti……
GIOVANNI TARGIONI TOZZETTI
Firenze 1712 – Firenze 1783
Celebre naturalista e medico italiano, capostipite di una famiglia che per generazioni,
….sono essi situati dirimpetto al Castello, di là del Fiume ………i terreni dove sono i Lagoni e le Mofete sono
E della Villa di Monterufoli: …..Giunti ora di pranzo a Monte Ruffoli, Villa in uso di
EMANUELE REPETTI
Carrara 1776 – Firenze 1852
Geografo, storico e naturalista, socio dell’Accademia dei Georgofili, dove rinunciò a un prestigioso Intorno Pomarance: ………Il territorio che contorna i Castelli e specialmente
Le Cornate: …..sotto tale denominazione sogliono appellarsi due
GABRIELE D’ANNUNZIO
Pescara 1863 – Gardone Riviera 1938
Poeta, giornalista, uomo politico e aviatore militare, nel suo romanzo “Forse che sì forse che no”, …….Montecerboli apparve inerpicato sulla sua rupe …….bolliva e soffiava come se per entro vi salisse CARLO CASSOLA
Roma 1917 – Montecarlo 1987
Scrittore e saggista. Tra i suoi innumerevoli romanzi e saggi,
……Berignone è un massiccio boscoso che da Volterra,
……Noi che da partigiani abbiamo percorso in lungo
Da “Ferrovia Locale” famoso romanzo di Cassola del 1968,
…….Il treno si mosse…..
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Alcune frasi tratte dal libro "Il mondo a piedi. Elogio della marcia"
di David Le Breton professore di sociologia all’Università Marc Bloch di Strasburgo.
“Camminare significa aprirsi al mondo. L’atto del camminare riporta l’uomo alla coscienza felice della propria esistenza, immerge in una forma attiva di meditazione che sollecita la piena partecipazione di tutti i sensi (…) Spesso camminare è un espediente per riprendere contatto con noi stessi! [...]Camminare è un modo tranquillo per reinventare il tempo e lo spazio. Prevede uno stato d’animo, una lieta umiltà davanti al mondo, un’indifferenza alla tecnica e ai moderni mezzi di trasporto o, quantomeno, un senso di relatività delle cose; Fa nascere l’amore per la semplicità, per la lenta fruizione del tempo. Camminare riduce l’immensità del mondo alle dimensioni del corpo. [...]Camminare è un metodo per calarsi nel mondo, per compenetrarsi della natura, per mettersi in contatto con un universo che rimane inaccessibile alle normali modalità di conoscenza e di percezione. Con il proseguire del cammino, il viaggiatore allarga lo sguardo sul mondo, immerge il suo corpo in una nuova condizione. [...]Sicché un cammino non è necessariamente prigioniero di una vasta geografia, può anche compiersi in uno spazio ristretto, perché ciò che conta è soprattutto la qualità dello sguardo. [...]Camminare è un modo per decondizionare lo sguardo, incide un percorso non solo nello spazio ma anche nell’intimo, conduce a percorrere le sinuosità del mondo e del proprio essere in uno stato di ricettività, di alleanza. Geografia dell’esterno che si congiunge a quella dell’interno svincolandola dalle normali costrizioni sociali; “la bella strada color lavanda impallidisce a ogni secondo. Nessuno l’ha mai percorsa, anch’essa é nata con il giorno. E il villaggio là in fondo non attende che Voi per risvegliarsi all’esistenza”.