cdg b asparago 001   Nome scientifico: ASPARAGUS ACUTIFOLIUS
  Nome comune: ASPARAGO SELVATICO
  Famiglia: Asparagaceae
  Fioritura: Agosto-Ottobre
  Frutti: Gennaio - Raccolta Asparagi (Turioni): Febbraio-Aprile
  Habitat: Abbonda nelle macchie, nelle leccete, nei boschi di latifoglie, negli oliveti, su terreni calcarei da 0 a1300 metri. Presente in tutto il territorio, tranne Piemonte.


Descrizione

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L'Asparago è un suffrutice sempreverde, fa parte della Macchia Mediterranea ed è comune in tutte le regioni centro-meridionali. E' presente in Italia con poco meno di una decina di generi affini, considerando anche le specie coltivate e inselvatichite.

Specie xerofila, l'Asparago, è capace di resistere all'aridità e alle alte temperature, con le sue innumerevoli e fitte ramificazioni legnose.

E' una pianta cespugliosa sempreverde, con fusti legnosi, ascendenti, alta anche oltre un metro e mezzo

Le foglie sono presenti, come minuscole squamosità alla base dei fusti e vengono sostituite da "cladoli" simili a piccoli aghi, rigidi e pungenti disposti in fascetti di 4-12 elementi, che garantiscono la funzione clorofilliana. 

I fiori, ermafroditi, solitari o accoppiati, sono piccolissimi (3-8 mm), a forma di campana con 6 tepali verde-giallastro, saldati alla base. 

Il frutto è una bacca rotonda, grande come un pisello, che diventa nera a maturità, contenente da 1 a 3 semi. 

I giovani getti dell'asparago, detti "turioni" (popolarmente sparagi), costituiscono la parte edule della pianta. Vengono raccolti da febbraio ad aprile, anche se in alcune regioni, la raccolta è regolamentata e limitata nel peso e nel numero degli esemplari. E' comunque consigliabile, per non rovinare la pianta e le future raccolte, di individuare nel turione la parte più tenera e di conseguenza spezzarlo solo in quel punto.

Gli asparagi erano apprezzati già dagli antichi romani, che ne avevano scritto manuali sul modo di coltivarli e sul loro utilizzo culinario e medicinale. Oggi apprezzati e ricercati per svariare gustose ricette, fanno parte della tradizione gastronomica mediterranea.

Nel giro di una settimana, il germoglio dell'asparago,  è in grado di ingrossarsi e ramificarsi, diventando spinoso e inappetibile per qualsiasi predatore. La pianta ha la facilità di rigenerarsi velocemente, anche dopo gli incendi boschivi.

L'Asparago ha la proprietà di combattere l'anemia, di stimolare la funzionalità epatica, rendendo più fluido il sangue. Ha effetti diuretici, depurativi, lassativi e dimagranti. E' ricco di aminoacidi e sali minerali, anche se l'uso è sconsigliabile a chi soffre di irritazioni renali. Per uso cosmetologico, è usato per l'eliminazione dei liquidi e delle tossine e per combattere la cellulite.

Il nome del genere proviene dalla parola greca "A-Speìro", che vuol dire "semino", in riferimento alla facilità con cui la pianta si moltiplica. La parola "Asphàragòs" deriva invece, dall'antico persiano "Asparag"= germoglio, a conferma delle origini mesopotamiche della pianta.  

Era usanza degli Egizi, eseguire geroglifici nelle piramidi, dove i mazzi di fiori disegnati, venivano arricchiti con germogli di asparagi.

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Asparago -- Asparagus acutifolius