cdg b biancospino 001   Nome scientifico: CRATAEGUS MONOGYNA
  Nome comune: BIANCOSPINO
  Famiglia: Rosaceae
  Fioritura: Aprile-Maggio;
  Frutti Ottobre
  Habitat: Si trova dovunque nei luoghi incolti, siepi, macchie, radure dei boschi e arbusteti. Diffuso in tutta Italia fino a 1500metri.


Descrizione

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 E' un arbusto che può assumere le dimensioni di un piccolo albero, raggiungendo un' altezza fino a 6 metri. Appare molto ramificato,  con rametti spinosi e tronco sinuoso, che spesso si ramifica fin dalla base.

La corteccia del fusto è liscia e compatta, grigio-giallastra nelle piante più giovani e tende a scurirsi e a sfaldarsi in placche marronastre con l'età.

La  pianta può vivere  per diversi secoli; in passato veniva piantata al bordo dei campi per formare barriere e limiti di confine per proteggere la proprietà dei terreni. 

Le foglie sono caduche, alterne, con picciolo corto e la base a forma di cuneo, incise in 3-5 lobi, molto frastagliate, di color verde scuro.

I fiori sono delicatamente profumati,  di colore bianco con antere rosse, raggruppati in corimbi eretti portati da rametti corti.  Il calice ha 5 lacinie triangolari e la corolla  5 petali rotondeggianti.

Le piccole drupe ovali color rosso-bruno in realtà sono i falsi frutti e contengono nella polpa farinosa, il vero frutto che consiste in un nocciolo legnoso di colore giallastro.

 Il Biancospino è un potente tonico cardiaco, antispasmodico, in grado di regolare la circolazione sanguigna agendo sui vasi e sul muscolo del cuore. Corregge l'ipertensione e l'aritmia e può essere d'aiuto per l'arteriosclerosi, per l'angoscia, l'insonnia e le vertigini.

Si usano gli infusi di fiori, dal sapore delizioso per le proprietà sedative, ipotensive e vasodilatatorie. L'infuso di frutti, invece ha proprietà astringenti.

Con la corteccia dei rami, con i fiori e i frutti, si possono fare decotti da utilizzare per uso esterno, utili come antinfiammatori delle mucose della bocca e delle gengive.

Usato anche nella preparazione di prodotti cosmetici per tonicizzare la pelle grassa. 

…..Per ottenere un ottimo sciroppo dissetante basta mettere in infusione una manciata di fiori in ½ litro di acqua bollente per mezz’ora. Dopo aver filtrato , rimettere a bollire per altri 2 minuti circa, mescolando. Diluendone qualche cucchiaio in un bicchiere di acqua fredda si otterrà una bevanda, non solo molto gradevole, ma in grado di calmare la sete.

Al biancospino sono legate tante leggende, di solito legate al cristianesimo. Una racconta che la corona di Cristo fosse stata realizzata con i rami spinosi del biancospino, un'altra invece dice che Giuseppe d'Arimatea, portando il sacro Graal in Inghilterra, avrebbe fatto nascere il biancospino, semplicemente piantando in terra il suo bastone.

Il nome deriva dalla parola greca 'Krataigos' che significa forza e robustezza, riferito proprio alla robustezza del suo legno, mentre l'epiteto, dalle parole 'monos' e 'gyne' (unico e femmina), si riferisce all'organo riproduttore femminile che ha 1 solo pistillo.

                    



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Biancospino -- Crataegus monogyna - Crataegus oxyacanta