cdg r arabetta maggiore 001   Nome scientifico: PSEUDOTURRITIS TURRITA  - ARABIS TURRITA
  Nome comune: ARABETTA MAGGIORE
  Famiglia: Brassicaceae
  Fioritura: Marzo-Giugno
  Habitat: Pendii rupestri e sassosi, bordi di viottoli e di boschi, su terreni calcarei da 400 a 1500m. Assente in Sardegna, rara lungo le coste.


Descrizione

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Pianta erbacea perenne, ma talvolta annuale o biennale, dal robusto rizoma biancastro. Può essere alta da 10 a 100 cm, ricoperta di piccoli peli stellati.

 

Il suo fusto si presenta piuttosto eretto, con ramificazioni prevalentemente concentrate in alto; ricoperto da un fitto tomento, spesso sfumato di rossastro.

Le foglie appaiono vellutate, di color verde chiaro; quelle basali riunite in rosetta, hanno forma ovato-lanceolata, talvolta appena dentate ai bordi. Lungo il tronco sono molto più piccole, alternate e abbraccianti il fusto.

 

L'infiorescenza è composta da numerosi piccoli fiori riuniti in racemi fogliosi. Sorretti da un calice con 4 piccolissimi sepali, hanno la corolla formata da 4 petali, posti a croce, di colore bianco, con forma spatolata e bordo arrotondato, grandi circa 5-10 mm.

 

I frutti sono strette silique, lunghe fino a 15 cm e larghe pochi mm, che si ricurvano a maturità, contenenti numerosi piccolissimi semi alati, che vengono facilmente trasportati dal vento.

 

 

Il nome del genere "Arabis", ricorda la caratteristica di alcune di queste piante, di crescere su terreni secchi, sabbiosi e aridi proprio come i deserti dell'Arabia. Pseudoturritis significa invece 'falsamente turrita', in quanto proveniente dalla parola greca ''pseudo= falso-fallace'' e dall'aggettivo "turrita", che in latino significa "simile a una torre", riferito al portamento eretto della pianta.

 

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Arabetta maggiore -- Pseudoturritis turrita