cdg f gladiolo selvatico 001   Nome scientifico: GLADIOLUS ITALICUS
  Nome comune: GLADIOLO SELVATICO
  Famiglia: Iridaceae
  Fioritura: Aprile-Giugno
  Habitat: Si trova in terreni poco evoluti non necessariamente nutriti e in piena luce, fino a 700 m. Margini di boschi, viottoli e strade. Non è presente nel Piemonte, Val d'Aosta, Trentino e Friuli.


Descrizione

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Questa graziosa pianta, spontanea in tutta l'Italia Centro-Meridionale, è una specie rigorosamente protetta, inclusa nelle "Liste Rosse regionali ed è stata recentemente dedicata all'astrofisica Margherita Hack.

 

E' una pianta perenne erbacea, provvista di bulbo sotterraneo di circa 2 cm, avvolto in una tunica fibrosa marronastra.

I fusti sono eretti e possono superare gli 80 cm di altezza. Le foglie strette, lanceolate, spadiformi, lunghe fino a 50 cm di un bel colore verde opaco, hanno evidenti nervature.

 

L'infiorescenza occupa il tratto superiore dello stelo ed è formata da una spiga eretta con una decina di grandi fiori alterni, imbutiformi, lunghi circa 5 cm, circondati da brattee verdi. Sono formati da 6 tepali di colore rosa-porpora intenso, di cui i superiori sono disuguali, i laterali più stretti del mediano e i tre inferiori, uguali tra loro percorsi da venature più chiare.

 

I frutti sono capsule sferiche incise esternamente da tre solchi, che contengono semini angolosi di colore rossastro, privi di alette.

 

La parola latina "Gladiolus" in latino significa "piccola spada" e si riferisce alla forma delle sue foglie ed è stato attribuito alla pianta da Plinio il Vecchio. Il "Gladiolus Italicus" è molto simile al "Gladiolus Communis" che si differenzia dal primo solo per la disposizione dei fiori, rivolti su un solo lato dell'infiorescenza e per i semi provvisti di alette.

                    



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Gladiolo selvatico -- Gladiolus italicus