cdg-f-linajola-comune   Nome scientifico: LINARIA VULGARIS
  Nome comune: LINAJOLA COMUNE
  Famiglia: Scrophulariaceae (Plaginantaceae)
  Fioritura: Giugno- Ottobre 
  Habitat: bordi di strade, campi, incolti, luoghi sassosi e soleggiati. Dalla pianura, fino a 1500 m. Assente in Sicilia e Sardegna.


Descrizione

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Pianta erbacea perenne con radici striscianti piuttosto legnose.

Ha fusti eretti, riccamente fogliati, lignificati e ramificati alla base, lunghi fino a 80 cm.

Le foglie sono alterne lunghe 3/5 cm, larghe pochi millimetri, di color verde grigiastro. Hanno margine intero, con scanalatura centrale, senza peduncolo.

 

L’infiorescenza è raccolta in un grappolo conico formato da molti esemplari, che si allunga durante la fioritura. Ogni fiore è sorretto da peduncolo e da 5 piccoli sepali ovali. La corolla ha forma bilabiata, color giallo zolfo e può misurare fino a 3cm. Anche il labbro superiore è bilabiato, mentre l’inferiore, di color giallo-arancio, ha un evidente rigonfiamento che tende a chiudere la fauce della corolla e termina dietro con uno sperone lungo circa 1 cm.

L’insolita forma del fiore, ha da sempre stimolato curiosi paragoni, dando origine ai nomi più fantasiosi come ‘Bocca di leone’, ‘Bocca di lupo’, ‘Faccia di rospo’ e perfino ‘Burro e uova’ nei paesi anglosassoni. La sua forma esclude l’accesso alla maggior parte degli insetti in cerca di nettare, tranne che per i più pesanti come il bombo, in grado con la sua mole, di aprire forzatamente il fiore.

Il frutto è una capsula ovale che contiene semini scuri appiattiti, circondati da un’aletta cartacea.

 

La Linaria ha proprietà astringenti, emollienti, diuretiche e depurative del fegato. In passato, la medicina popolare utilizzava la poltiglia ottenuta con le foglie fresche per curare emorroidi, ulcere, piaghe ed eruzioni cutanee. Mentre il succo della pianta, usato come prodotto di bellezza, serviva per schiarire le lentiggini e le macchie sul viso.

Oggi viene utilizzata nei rimedi omeopatici contro nausea e sonnolenza e per trattamenti cutanei. Spesso considerata ingiustamente pianta infestante, la Linaria viene usata in cultivar, anche per la decorazione dei giardini per la sua bella fioritura che si prolunga fino all’autunno inoltrato.

E’ considerata una buona pianta mellifera e i suoi fiori commestibili, sono apprezzati crudi nelle insalate.

 

L’origine del suo nome deriva dalla parola greca ‘Linon=lino’, per la rassomiglianza delle foglie. L’epiteto invece ha origini nella parola latina ‘vulgus=volgo’ che la descrive come una pianta comune.

                    



   
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Linaria vulgaris -- Linajola comune