Il Ligustro è un arbusto che forma una chioma piuttosto densa con rami eretti e flessibili.
Non sempre si comporta come caducifoglia, perché con un clima più mite, in alcune piante le foglie persistono anche durante la stagione invernale. Il suo tronco ha una corteccia da grigio verdastra, a marrone chiaro con delle rade lenticelle.
Le foglie sono opposte, ellittiche-lanceolate abbastanza consistenti, verde brillante.
I fiori sono riuniti in pannocchie piramidali, molto profumati. Sono formati da 4 petali color bianco-crema, saldati a formare una lunga corolla a tubo.
I frutti del Ligustro sono bacche sferiche lucide e nerastre a maturazione, con 2-3 piccoli semi all’interno.
Tossiche per l’uomo, sono invece molto gradite e ricercate dagli uccelli, durante l’inverno.
Il Ligustro è una specie officinale tossica; si possono usare con cautela le gemme, i fiori e le foglie come lassativo e per le ulcerazioni della bocca e della gola. Dalle bacche del Ligustro si estrae la “Ligulina”, una particolare sostanza colorante, che viene utilizzata come indicatore chimico, in quanto può assumere una colorazione rossa in ambiente acido; verde in ambiente basico; azzurra in presenza di calcare.
La parola “Ligustrum” deriva dal latino “Ligare”, per la flessibilità che caratterizza i suoi rametti,un tempo utilizzati nelle campagne come legacci.
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