Si suppone che questa pianta possa derivare da un’anomalia del Narcissus pseudonarcissus (Trombone) dato che cresce prevalentemente dove già ha colonizzato questa specie. Altri autori invece aggiungendo l'epiteto convenzionale "ex-cv" , ritengono che questo narciso, possa essere una specie inselvatichita proveniente da ex cultvar.
E’ una pianta erbacea perenne, con bulbo ovale-piriforme rivestito di tuniche esterne, da cui nascono contemporaneamente i fiori e le foglie.
Queste, lunghe da 10 a 30 cm, sono nastriformi color verde pallido. Nascono in folti ciuffi e dal centro si ergono gli steli (alti fino a 40 cm) che portano i fiori singoli, racchiusi in una spata cartacea persistente e trasparente che protegge il bocciolo fino al momento dell’apertura.
Il fiore è composto da una corolla formata da 6 petali esterni e una corona centrale di fitti petali ovali, lunghi un paio di cm, di colore giallo talvolta con sfumature verdastre.
Il frutto è una capsula rotondeggiante contenente piccoli semi scuri. Una volta riprodotta la pianta, questa impiegherà circa 5 anni prima di emettere fioritura.
I bulbi e le foglie della pianta contengono un alcaloide nocivo (Narcisina), che se ingerito in notevole quantità può provocare anche la morte sia negli animali che negli uomini.
Il nome deriva dal greco “Narkào”=stordisco riferito al profumo di alcune varietà di narciso e soprattutto alle proprietà narcotiche dei bulbi.
La pianta è dedicata al mitico personaggio di Narciso, che specchiandosi nell’acqua, si innamorò della propria bellezza e affogò mentre cercava di raggiungere la sua immagine riflessa.
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