Distribuzione e habitat
Specie tipicamente europea, che ritroviamo verso Nord fino ad arrivare ai confini della Siberia e del Circolo Polare Artico; mentre a Sud è presente nelle regioni dell’Africa Mediterranea e verso Oriente in Iran e in tutta l’Asia Meridionale. In Italia è molto comune, stanziale ovunque e sceglie il suo habitat prevalentemente nelle pinete, nei sottoboschi e nelle siepi. In estate predilige l’interno dei boschi montani, in inverno invece scende a quote più basse e frequenta volentieri anche i nostri giardini, comportandosi con confidenza nei confronti dell’uomo.
Descrizione
Il pettirosso è un piccolo uccello dalla vivacità inesauribile. Nonostante i suoi voli siano lenti e brevi, una volta sul terreno si muove alternando in rapida successione, lunghi balzi e arresti improvvisi, ai quali possono seguire vibrazioni di coda e di ali e saltelli a piedi uniti. La sua indole solitaria e il suo spiccato senso di territorialità non consentono l’intrusione di altri uccelli, tanto meno di consimili con cui ingaggia cruente lotte che possono avere anche esito mortale. Entrambi i sessi difendono il territorio, assumendo atteggiamenti baldanzosi, che mettono in evidenza la macchia arancio sul petto.
In alcune osservazioni il pettirosso viene però descritto anche tenero e compassionevole nei riguardi di uccellini feriti o nidiacei abbandonati e affamati; ma nemico accanito anche delle civette, che attacca costringendole alla fuga.
Il piumaggio superiore del pettirosso adulto è grigio oliva scuro, con il ventre bianco giallastro e una evidente area rotondeggiante color arancio ruggine che interessa la zona della fronte e del petto; caratteristica che gli è valsa il suo nome popolare.
Gli occhi del pettirosso sono piuttosto piccoli, rotondi, scuri e luccicanti; il becco affusolato e nerastro. Le zampette sottili e lunghe sono di color marrone rossiccio. Nei soggetti adulti non vi è dimorfismo sessuale, mentre i piccoli mostrano la macchia arancio sotto la gola, non ancora ben evidenziata. La lunghezza del suo corpo è di circa 13-14 cm, con un’apertura alare di 6-8; mentre il peso può raggiungere i 20 grammi. L’età media di vita è di solo 3/4 anni. Sia il maschio che la femmina cantano melodiosamente, tanto che nella stagione degli amori, il loro canto cristallino può essere confuso con quello dell’usignolo.
Alimentazione
L’alimentazione di questi simpatici uccellini consiste in prevalenza di piccoli invertebrati che vivono al suolo, vermetti, lumachine, ragni, piccoli insetti e coleotteri con le loro rispettive larve. Spesso il pettirosso segue animali che amano scavare, come il cinghiale o la talpa, attento a individuare nella terra appena smossa, le sue piccole prede. Per lo stesso motivo lo ritroviamo spesso anche vicino alla persone che stanno arando o zappando il terreno. Durante la stagione più fredda integrano la loro dieta con bacche e piccoli frutti, golosi anche delle briciole di pane e di biscotti recuperate in ambienti antropizzati.
Riproduzione
La stagione dei corteggiamenti comincia verso l’inizio dell’anno. Il maschio assume una serie di posture rituali, gonfiando e arruffando le penne del petto. Si mostra dolce ed affettuoso nei confronti della femmina, canta melodiosamente e le offre del cibo, dividendo con lei il suo stesso territorio. Il periodo della nidificazione inizia a fine marzo. Il nido viene costruito in circa 5 giorni dalla sola femmina, che sceglierà i suoi nascondigli tra cespugli, siepi, fessure del terreno o cavità di vecchi tronchi, comunque sempre in luoghi ben occultati; talvolta perfino in oggetti abbandonati dall’uomo. Il nido ha forma di piccola tazza rotondeggiante, intrecciato esternamente con foglie, muschi, fili d’erba e piccoli pezzetti di legno. L’interno è reso accogliente con l’aggiunta di peli e piume.
Dopo l’accoppiamento vengono deposte 5-6 uova di colore biancastro con piccole macchiette scure concentrate nella parte larga del guscio. La cova, affidata alla femmina, dura circa 15 giorni, mentre l’allevamento della prole è condiviso con il maschio. Durante la stagione riproduttiva, che arriva fino a ottobre, le covate possono essere 2 o addirittura 3. I piccoli appena usciti dall’uovo pesano poco più di 1 grammo e mezzo, per diventare dopo appena 15-18 giorni, grandi come gli adulti. Saranno già in grado di volare e lasceranno il nido, anche se i genitori provvederanno per ancora qualche giorno alla loro alimentazione.
Curiosità
Il simpatico pettirosso in antichità veniva associato all’arrivo della neve, ma ritenuto simbolo della vita che riesce a sopravvivere al freddo e a rinascere con la primavera. Il suo canto gorgheggiante ha ispirato nel tempo scrittori, poeti e musicisti famosi, come Emily Dickinson, K. Gibran, Chopin ed altri che hanno dedicato odi, poesie e brani di musica al piccolo uccellino. Protagonista di tante leggende, tra cui una della tradizione cristiana, narra che il pettirosso abbia preso il nome proprio dal fatto di essersi insanguinato le piume del petto mentre col becco, tentava di rimuovere le spine che circondavano la corona di Gesù Cristo sulla Croce.
Pericoli
Questo piccolo uccello, utile all’agricoltura, spesso vittima della pratica dell’uccellagione, è barbaramente catturato con lacci, trappole a scatto, reti e archetti rudimentali, nonostante che questa specie, in Italia sia protetta dalle vigenti leggi che ne vietano la cattura e il bracconaggio.
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