Arbusto cespuglioso a foglia caduca alto fino a 2-3 metri. I numerosi rami aculeati sono eretti nella parte inferiore, curvati e ricadenti in quella superiore.
Le foglie sono opposte, formate da 5-9 paia di foglioline ovali, con margine dentellato, di colore verde scuro.
I fiori sono posti all'apice dei rametti, hanno 5 sepali oblungo-acuminati, talvolta con appendici laterali, che si ripiegano durante la fioritura. I 5 grandi petali sono di colore variabile, dal bianco al rosa pallido o rosa più acceso, profumati delicatamente.
Il vero frutto è dato da alcuni acheni ovali e pelosi, racchiusi nel ricettacolo che diventa rosso e carnoso durante la maturazione. Quello che comunemente chiamiamo 'bacche', in in realtà sono "falsi frutti" detti "cinorrodi".
La rosa canina è una pianta che risale a quaranta milioni di anni fa, come dimostrano alcuni reperti fossili trovati in Colorado e nell'Oregon.
E' da sempre apprezzata nella medicina naturale come oftalmico, astringente, tonico, rimineralizzante. Ha elevati contenuti di vitamina C e polifenoli. La parte esterna dei "falsi frutti" viene usata nella preparazione di marmellate e sciroppi, nonché per fare maschere di bellezza depurative e vellutanti per la pelle.
Deve il suo nome a Plinio il Vecchio che riteneva le sue radici capaci di curare la rabbia provocata dal morso dei cani. Mentre rimane incerta l'etimologia di 'rosa', che potrebbe derivare dal greco 'rhodon', o dal sanscrito 'vrad' =flessibile, descrivendo la flessibilità dei suoi lunghi rami.
I Romani adottarono la stessa parola che poi è passata nel linguaggio comune di tutta l'Europa.
I suoi fiori forniscono anche la base per la famosa "acqua di rose".
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