La coda è breve, il pelo è argentato sul dorso, nero alle zampe, mentre la testa è bianca con due bande nere che corrono dagli occhi alle orecchie, come una mascherina. La colorazione del mantello può variare con l’età dell’animale e con la collocazione geografica. In particolare esistono alcune popolazioni con una alta percentuale di individui praticamente bianchi. Le orecchie sono arrotondate hanno margine bianco, le zampe sono robuste e dotate di possenti artigli atte allo scavo, nelle impronte sono sempre visibili le 5 dita e gli artigli, essendo una specie plantigrada. In Italia il tasso è diffuso sull’intera penisola fatta eccezione per le isole. Ha una buona adattabilità e plasticità e lo si può ritrovare in diversi ambienti, prediligendo quelli boschivi di pianura e collina. In Italia il limite altitudinale si attesta intorno ai 1300m s.l.m..
Alimentazione Contrariamente a ciò che comunemente si pensa, il tasso è il meno carnivoro tra i mustelidi. Anche la dentatura, composta da 38 denti, con incisivi piccoli, forti molari e ferini non particolarmente sviluppati ne rivelano la natura onnivora. Si nutre principalmente di invertebrati quali i lombrichi di cui è ghiotto, tuberi, funghi, ghiande e faggiole, ma anche piccoli roditori, mentre uccelli, rettili e conigli compaiono solo sporadicamente nella sua dieta.
Comportamento Per quanto concerne l’organizzazione sociale, può esser considerata una specie solitaria come altri mustelidi (p.e. martora) ma talvolta sono osservabili anche forme di socialità come la condivisione dell’home-range da parte della coppia riproduttiva e la gregarietà con formazione di gruppi denominati clan. Di solito i clan sono gruppi familiari imparentati, con pochi individui estranei, questi sono stati studiati soprattutto in Gran Bretagna, in Italia la specie sembra essere molto meno gregaria. Il tasso scava grazie alle robuste zampe, tane molto complesse, foderandole poi con fogliame e muschio che l’animale provvede a rimuovere e sostituire di frequete, talvolta può riadattare tane di istrice o volpe; con quest’ultima può coabitare sviluppando una sorta di commensalismo, il tasso infatti mantiene pulita la tana e la volpe porta resti di cibo che utilizza anche l’altro. E’ un animale territoriale ma difficilmente (escluso nel periodo degli amori) manifesta comportamenti aggressivi verso eventuali intrusi, i territori vengano ben delimitati conlatrine poste in luoghi strategici (nei pressi della tana o fonti di cibo). In inverno riduce la sua attività andando in ibernazione parziale (interrotta solo per alimentarsi), o in letargo in caso di inverni rigidi. Riproduzione La maturità sessuale viene raggiunta intorno al 9°-15°mese, la riproduzione può avvenire durante tutto l’anno, tuttavia il picco si ha intorno a febbraio-maggio, ma può avvenire anche successivamente se la riproduzione non ha avuto successo nel periodo succitato. Nel tasso è stata documentata la diapausa embrionale (come in altri mustelidi, p.e. martora) della durata variabile di 3-10mesi, che gli consente di partorire nel periodo più vantaggioso. Questa specie da alla luce mediamente 2-3 piccoli, che vengono svezzati in 3-6 mesi asseconda delle disponibilità alimentari. La mortalità giovanile è molto alta, le principali cause di mortalità sono le predazioni e gli investimenti stradali. La specie è protetta in Italia dalla legge 157/1992, ciò nonostante il tasso è frequentemente oggetto di abbattimenti illegali, sia perché considerato al pari di altri predatori, specie “nociva” , sia perché cacciato in alcune regioni per la gradevolezza delle sue carni. |