Piccolo arbusto di tipo cespuglioso, alto fino a 15 cm, che tende ad aggrapparsi al terreno e alle rocce con le sue sottili radici verticali.
Ha fusti con base legnosa, prostrati e striscianti sul terreno, con superficie pubescente sfumata di rossastro.
Le foglie sono piccolissime, opposte, di forma ovale-ellittica, di color verde cupo, molto sottili, lunghe 10-15mm, con superficie punteggiata di ghiandole.
Anche i fiori sono piccolissimi, riuniti in infiorescenze di forma ovale. Hanno il calice tubolare campanulato che termina in due labbra e corolla bilabiata con labbro superiore intero e l'inferiore diviso in 3 lobi ovali di color rosa -violetto.
I frutti sono formati da 4 acheni ovoidi scuri posti in fondo al calice persistente.
La pianta ha proprietà antisettiche e può essere utile per le vie respiratorie e per aiutare la digestione difficile.
Il suo nome proviene dalla parola greca "Thymòs" che vuol dire "respiro", ma i Greci, erano soliti chiamare questa specie "Thymia = profumo'', proprio in relazione alla fragranza dei piccoli fiori, mentre con l'epiteto 'acicularis' si descrive la forma delle sue foglie appuntite come piccoli aghi.
Osservata nelle garighe di "Botticella" e "Poggio Donato" (Riserva di Monterufoli) e nelle ofioliti del Poggio di Spartacciano e di Croce al Masso-Poggio della Marruca.
In Toscana è una specie protetta a rischio estinzione
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