Graziosa pianta erbacea che all’apparenza può sembrare un incrocio tra la margherita e la camomilla. La pianta, ormai completamente naturalizzata, è originaria del Nord America e venne introdotta in Europa ai primi del 1700, a scopo ornamentale.
Dalla sua radice fibrosa fittonante si ergono i fusti che possono raggiungere anche un metro di altezza. Si presentano allungati, eretti, poco fogliosi, ispidi di peluria, con ramificazioni nella parte alta. La peluria presente sulla pianta, può provocare eritemi cutanei, al contatto con la pelle.
Le foglie basali hanno breve peduncolo, lunghe circa 6/7 cm, hanno forma lanceolata-spatolata con piccole dentellature, mentre quelle presenti lungo il fusto sono intere, con margine orlato di peluria. Hanno forma lanceolata, alterne e si riducono progressivamente verso l’alto, di color verde chiaro.
L’infiorescenza ha la tipica struttura a ‘capolino’, portata su steli di differente lunghezza. Ogni fiore è largo circa 2cm e mezzo, con sepali ridotti a una piccola coroncina squamosa. I fiori esterni raggianti appaiono disordinati per lo sviluppo irregolare delle piccole ligule bianche o violacee, che contrastano con il giallo dei tubolosi che formano il disco centrale.
Il frutto è un achenio peloso con un pappo biancastro lungo 5/8 mm.
La parola ‘Erigeron’ deriva da due termini, uno di provenienza greca (Eri=inizio) e uno dal latino ‘Gerere=portare’, riferiti alla lanosità presente sulla pianta. L’epiteto ‘annuus’ invece venne assegnato da Linneo e allude allo sviluppo annuale della pianta.
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