Robusta pianta erbacea perenne, talvolta alta fino a 2 metri, con rizoma legnoso a andamento orizzontale.
Ha fusto eretto, cilindrico piuttosto ramoso in alto, striato e ricoperto da una peluria lanuginosa di colore biancastro o rossiccio.
Le foglie alla base della pianta, sono oblunghe suddivise in ampi segmenti triangolari spinosi, con l'area centrale intera, profondamente solcata da evidenti nervature lunghe fino a 30 cm. Quelle più in alto, che abbracciano il fusto, sono verdi nella parte superiore e biancastre-lanuginose in quella sottostante, con i margini contornati da lunghe spine.
L'infiorescenza terminale è di forma globosa, larga fino a 6-7 cm di diametro. Ogni sfera è costituita da numerosi capolini tubolosi lunghi 1-2 cm, con petali saldati a tubo che si apre a stella, che all'inizio della fioritura appaiono prima azzurro- metallico, poi biancastri. (Sono assenti i fiori ligulati). Anche il polline della pianta ha un curioso colore azzurrato, che lascia tracce sugli insetti che lo raccolgono.
Il frutto è un achenio irsuto, di circa 3mm, sormontato da peli saldati fino a metà, lunghi circa 7-8 mm.
La pianta, originaria dell'Europa meridionale, giunse in Italia a metà del secolo XVI°, come pianta ornamentale e in seguito inselvatichita.
Il suo nome "Echinops" che proviene dalle parole greche 'echino= riccio' e 'op=simile', col significato di 'simile al riccio, è riferito all'aspetto della sua infiorescenza, mentre l'epiteto che contraddistingue la specie, dal greco "Sphaera e Kepalos" significa 'Testa rotonda'.
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