Pianta erbacea perenne con esile radice a fittone, piuttosto ramosa, alta circa 20/40 cm.
Ha piccoli fusti eretti e angolosi coperti di leggerissima peluria.
Le foglie sono alterne, glabre, formate da vari segmenti appuntiti molto stetti, di color verde scuro. Lungo il fusto tendono ad assottigliarsi.
I graziosi fiori della pianta, sono di un bel colore azzurro-violetto brillante, riuniti in racemi radi. Si compongono di 5 tepali di aspetto petaloide, di cui il superiore è prolungato in uno sperone particolare, ricurvo e lungo circa 2 cm, simile a sottile corno che ha determinato il nome popolare della pianta. I laterali oblanceolati, sono progressivamente ristretti alla base e lasciano intravedere i numerosi stami presenti al centro del fiore.
Il frutto è simile a un baccello piuttosto piccolo e allungato, di colore marrone chiaro che contiene piccolissimi semi triangolari.
La pianta fin dall’antichità veniva apprezzata per le sue proprietà diuretiche e depurative, anche se nei fiori sono presenti alcaloidi e viene considerata velenosa.
Nel secolo XVI e XVII veniva utilizzata come cicatrizzante delle ferite e solidificante delle ossa (Consolida, dal latino Consolidare).
Con i suoi fiori invece, si tingevano le lane di azzurro e dal succo estratto, sapientemente mescolato con allume, veniva ricavato un inchiostro blu.
I nomi scientifici che identificano questa pianta sono riferiti alle sue caratteristiche e all’utilizzo che ne veniva fatto. “Delphis”, che in greco significa delfino, allude alla forma del bocciolo che ne ricorda la forma. “Consolida” dal verbo latino “Consolidare” descrive le qualità cicatrizzanti e consolidanti della pianta. Infine i nomi popolari di “Cornetta e “Speronella” alludono alla forma del piccolo fiore.
Questa pianta è protetta da leggi regionali che ne vietano la raccolta e la distruzione, perché considerata in via di regressione.
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