Il granchio di fiume, un tempo diffuso in molti paesi del Bacino Mediterraneo, compreso il Nord Africa e la Penisola Balcanica, si rinviene oggi sporadicamente solo in Grecia, Albania, Croazia, Malta e Italia. Nella nostra Penisola si può incontrare a quote non superiori a 500 m, più concentrato nella Pianura Padana, Lombardia, Veneto ,Trentino e gran parte del versante tirrenico dell’Appennino, dalla Liguria fino al centro-sud, dove però è poco localizzato.
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Fotografato nel torrente Pavone |
Habitat - Il suo ambiente è costituito dal clima mediterraneo e dall’acqua dolce ad elevata naturalità, di torrenti, fossati e canali con moto molto lento, ambienti lacustri e risaie a quote non superiori a 500 m. Vive in tane che scava in gallerie profonde fino a 1 metro di lunghezza, lungo le sponde dei torrenti e sugli argini dei fiumi, nascondendosi anche sotto le pietre o vecchi tronchi. Può convivere anche con una decina di altri esemplari e , lasciando momentaneamente il corso d’acqua, è in grado di addentrarsi per qualche decina di metri nell’ambiente terrestre. Nei mesi freddi, raramente abbandona le tane ma vi passa l’intero inverno come in ibernazione.
Descrizione - I granchi sono crostacei ‘decapodi’, cioè con 10 zampe e ‘brachiuri’ cioè con il corpo suddiviso in 3 parti: capo, torace, addome. Il capo e il torace formano il ‘cefalotorace’, lungo circa 4-5 cm, ricoperto dal carapace, una piastra chetinosa di colore grigio-marronastro, con striature gialle. All’estremità del capo vi è l’apparato boccale formato da due mandibole masticatorie e 2 paia di mascelle meno in evidenza. Gli occhi sono sostenuti da peduncoli e possono essere ritratti internamente in 2 cavità dell’orbita oculare. Il ventre è marrone chiaro e nelle femmine è dotato di una tasca addominale ampia e rotondeggiante, per contenere le uova durante l’incubazione e per il trasporto dei piccoli. Il ventre del maschio invece è di forma triangolare e più stretto di quello della femmina. Gli arti sono rappresentati da due possenti chele anteriori, che vengono utilizzate dal granchio per la difesa e la predazione. Solitamente, nel maschio, la chela dx è più sviluppata dell’altra. Le altre 4 paia hanno funzione locomotoria e consentono la deambulazione caratteristica della specie, in senso laterale, con buffi ma efficaci risultati.
Alimentazione - La specie è attiva dalla primavera all’autunno, mentre nei mesi estivi le fasi di attività si concentrano soprattutto nelle ore che seguono il tramonto e in quelle notturne. All’imbrunire il granchio esce lungo il corso d’acqua spingendosi per qualche metro anche oltre la riva, alla ricerca di cibo. La sua dieta è basata soprattutto di molluschi acquatici, anellidi, stadi larvali di insetti, piccoli pesci, girini, ma non disdegna nemmeno organismi morti, muschi, alghe e altro materiale vegetale come semi, piccoli frutti selvatici, ghiande e nocciole!
Riproduzione - Durante il periodo riproduttivo, che va da giugno a settembre, i maschi cercano di conquistare le femmine ingaggiando lotte rituali che hanno lo scopo di stabilire il diritto di accoppiamento, anche se la femmina può accoppiarsi con partener diversi. Durante l’accoppiamento, che avviene nell’acqua, il maschio rilascia una piccola sacca di sperma che verrà custodita all’interno di un ricettacolo
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Granchi durante l'accoppiamento Fotografato nel torrente Pavone |
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