Piccola pianta erbacea perenne con rizoma e radichette ramose, di consistenza delicata.
I fusti sono cilindrici, di colore verde chiaro glabro; spesso privi di foglie e ramificati verso la parte alta. Possono raggiungere oltre mezzo metro di altezza.
Le foglie sono lineari, intere, lunghe 7-10mm, sottili e flessuose. Sono opposte, color verde vivo e non hanno piccolo ma si saldano tra loro inguainando i fusto.
Il fiore è solitario o raccolto in scapi distanziati di 3-5 elementi. Ha un calice cilindrico terminante con dentini acuti. La corolla è composta da 5 petali distanziati tra loro e sfrangiati in sottili lacinie lunghe fino a 1 cm e mezzo, in maniera molto caratteristica. I fiori sono delicatamente profumati, di colore bianco o rosato, con leggere sfumature centrali più scure.
Il frutto è costituito da una piccola capsula che si apre in alto mediante 4 brevi dentelli per far uscire i minuti semini marronastri, rotondeggianti.
Il nome generico della pianta significa ‘fiore divino’ e deriva dal greco ‘Theòs =Dio e anthòs=fiore’. Il nome specifico, derivante da ‘ hyssopus’ indica la somiglianza delle sue foglie con quelle dell’Issopo. ‘Monspessolanus’ allude alla città francese di Mont Pellier ed è il nome attribuito alla pianta da Linneo, in omaggio al celebre orto botanico della città, il più antico di tutta la Francia, risalente al XVI° secolo.
Fotografato in Cornata nel percorso del ‘Viottolo dei Selciaini’.
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