Pianta erbacea perenne con rizoma odoroso, strisciante orizzontalmente, spesso visibile a livello del terreno, formato da segmennti oblunghi, da cui ogni anno nascono nuovi fusti che raggiungono anche 100 cm di altezza.
I fusti dell'Iris sono cilindrici, leggermente compressi, eretti e ramosi e possono portare 4-5 fiori.
Le foglie chiamate "Spadoni" per la loro forma che ricorda una spada, nascono direttamente dall'apice del rizoma, ordinate in due serie opposte, con base slargata che avvolge ed ingloba la base della foglia successiva. Sono lunghe fino a 40 cm e larghe 3-4, strette e lineari, con punta acuta. Il loro colore è verde grigiastro, ricoperte da una pruina cerosa, per evitare che possano trattenere troppa acqua. Sono quasi esclusivamente basali quelle invece, che si trovano lungo il gambo sono piuttosto corte e abbraccianti.
I grandi fiori leggermente profumati, sono di un bel colore violetto acceso, avvolti in ampie brattee semitrasparenti e membranose. Sono costituiti da 6 sepali di cui 3 più esterni (vessilli) portati verso l'alto, ondulati e incurvati. Quelli più interni si presentano un po' increspati al margine, con sfumature più chiare, incurvati verso il basso (ali). I petali esterni hanno al centro una barba giallo-biancastra, come un gran numero di stami, anche se il nettare è nascosto più in profondità.
Il frutto è una capsula piuttosto grande suddivisa in tre comparti, contenenti all'interno pochi semi sferici di colore nero.
L'Iris è considerata una specie alloctona di origini ignote, inizialmente coltivata per l'appariscente fioritura e in seguito spontaneizzata in tutta la penisola, suddivisa in vari sottogeneri con caratteristiche similari.
Il profumatissimo rizoma dell'Iris da sempre è stato utilizzato nelle più svariate preparazioni. Anticamente veniva essiccato per ricavarne grani per i rosari, oppure modellato in piccole sculture che servivano a profumare la biancheria. La finissima polvere ricavata dal rizoma macinato veniva mescolata a talco e cipria per renderli più profumati e rinfrescanti. La sua essenza è tuttora ricercata e costituisce uno dei componenti fondamentali nell'industria profumiera.
Seccato e decorticato invece, ha proprietà diuretiche, depurative, espettoranti. Sempre da usare con cautela perché tutta l'intera pianta fresca è fortemente tossica.
L'Iris è simbolo della città di Firenze, che vede derivare il suo nome da "Florentia", antico nome della città, così chiamata dai Romani che la fondarono nel 59 a.C. e che probabilmente scelsero questo emblema in onore della primavera e di questo fiore stesso, allora abbondante e apprezzato per le innumerevoli proprietà.
La parola Iris=arcobaleno in riferimento alle sue sfumature iridacee. Il fiore è dedicato alla dea Iris messaggera degli dei dell'Olimpo, collegato tra cielo e terra tramite l'arcobaleno.
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