Pianta erbacea annuale, alta fino a 90 cm, con fusto erbaceo eretto, poco ramificato, ricoperto da leggera pubescenza dovuta a una sparsa peluria stellata che determina una colorazione di sfumature bianco-rossastre.
Le foglie alterne, portate da piccioli, sono di color verde salvia. Le più basse reniformi, trilobate con lobi arrotondati; le superiori invece hanno forma lanceolata con lobi più appuntiti, di cui i laterali più piccoli di quello centrale.
I graziosi fiori sono solitari, portati da peduncoli all’ascella delle foglie. Il calice è formato da 3 lobi verdi, appuntiti e triangolari, circondato da un ‘epicalice’ a 3 segmenti che si uniscono alla base, formano la piccola coppa che ospiterà i frutti. La corolla ha 5 petali che appaiono contorti prima dell’apertura. Hanno forma triangolare-obovata, alternati alla divisione del calice; di color rosa brillante con venature lilla, larghi fino a oltre 3cm.
Il frutto è uno ‘schizocarpo’, cioè un particolare tipo di frutto secco discoide, che a maturità si divide in più parti chiamate ‘mericarpi’, ognuna contenente un seme. Questa pianta ha circa una ventina di mericarpi rugosi scuri, convessi sul dorso.
La parola ‘Malva’, proveniente dal greco antico ‘Malakhe’, che significa ‘rammollire’, alludendo proprio all’azione emolliente di tutte le Malvaceee; mentre con l’attributo ‘punctata’ si fa riferimento alle macchie biancastre e rossastre sparse lungo la parte inferiore dei fusti. Il genere è stato dedicato a J.H. Lavater, naturalista e medico svizzero vissuto nel XVII° secolo.
Nel tardo medioevo la pianta veniva tradizionalmente chiamata ‘Male-va’= scaccia male’, alludendo alle sue riconosciute e apprezzate proprietà benefiche.
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