cdg f nepitella 001   Nome scientifico: CLINIPODIUM NEPETEA
  Nome comune: NEPITELLA - NEPETELLA
  Famiglia:  Lamiaceae -Labiateae
  Fioritura: Maggio-Ottobre
  Habitat: Comune nei campi, prati, luoghi incolti, fino a 1500m. Predilige terreni calcarei dove forma ampie colonie.


Descrizione

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La Nepitella (o Nepetella), è una pianta erbacea perenne molto aromatica, comunissima in tutta la penisola. Ha un rizoma strisciante che produce numerosi stoloni.

Ha fusti eretti, legnosi alla base, leggermente pelosi in alto, molto ramificati, che possono raggiungere oltre 50 cm di altezza.

Le foglioline di 1-1,5 cm, sono ovali, arrotondate, talvolta cuoriformi, verde chiaro, opposte a due a due pelose, con superficie superiore sparsamente ghiandolosa, con pelosità più accentuata nell'inferiore. Il margine è intero o leggermente dentato.

Le infiorescenze, riunite in verticilli, compaiono in gruppi di piccolissimi fiori di color rosa - porpora pallido. Il calice è tubolare, diviso in 5 dentini; anche la corolla è tubolare, lunga il doppio del calice, divisa in due labbra, di cui l'inferiore suddiviso nuovamente in tre lobi.

I frutti sono formati da quattro acheni rotondeggianti posti sul fondo del calice che rimane persistente.

La pianta contiene tannino, mucillagini e oli essenziali e,  se strofinata emana un profumo gradevolissimo che ricorda quello della menta. Ha proprietà digestive e  espettoranti, ma è soprattutto conosciuta per le sue caratteristiche aromatizzanti per dare sapore a pietanze come carni, lumache, pesci, carciofi, funghi ecc.

Anticamente si riteneva  che mescolando del vino alle foglie di Nepitella si potesse ottenere una bevanda dalle proprietà afrodisiache.      

Oggi è utilizzata in fitoterapia, come rimedio per le areofagie e le digestioni difficili, nonchè per l'asma e i disturbi bronchiali.

L'antica medicina, la credeva capace di guarire i morsi dei serpenti e di tenerli lontano dalle case, perciò veniva coltivata in grandi quantità intorno a ogni abitazione.

L'origine del nome "Nepetella" si farebbe derivare dall'antica Nepe o Nepete, città etrusca dell'odierna Tuscia Laziale. Per altri invece farebbe riferimento a "nepa"(scorpione per i Latini), che utilizzavano questa pianta per il morso di animali velenosi.

Il suo nome scientifico, proviene invece, dalle parole greche "Kline= letto" e "Pòdion" che vuol dire piedi, forse perché in antichità venivano tenuti dei rametti intrecciati di questa pianta, ai piedi dei letti con lo scopo di allontanare gli spiriti malefici e gli insetti.

                    



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Nepitella -- Clinipodium nepetea