Le "Ofridi" sono piante bulbose costituite da 2 tuberi tondeggianti bulbosie piccole radici filamentose.
L'Orchidea verde-bruna è una pianta erbacea perenne con fusto eretto, cilindrico, alto fino a 50 cm, di aspetto esile, con foglie basali riunite a rosetta, di color verde scuro con riflessi argentei. Quelle lungo il fusto si presentano abbraccianti e ripiegate a forma di doccia, progressivamente più piccole.
L'infiorescenza è una spiga piuttosto rada, che porta al massimo una decina di fiori ben spaziati, dai colori estremamente variabili.
Il fiore è formato da sepali lanceolati di colore giallo-verdastro e piccoli petali oblunghi-lanceolati, ondulati, dello stesso colore un po' più accentuato, con sottile bordatura rossastra. Il labello è intero, di forma rotondeggiante, convesso, ricoperto di pelosità brunastra con macula centrale glabra color grigio laccato, con un disegno a forma di H, spesso con bordi più chiari. Queste macchie lucide dette "specchio" con forma di H o di X, rassomigliano al dorso di alcuni insetti, in maniera che questi vengano attratti, per favorire l'impollinazione dell'ofride stessa.
Questo genere è presente nella flora italiana, in varie sub-specie, con caratteristiche molto similari.
Durante il periodo invernale le foglie di questa pianta si seccano, ma i tuberi resistono al freddo per germogliare nell'anno successivo, anche se sono molto ricercati dai cinghiali.
Il nome generico 'Oprys' deriva da un'antica parola greca che significa 'sopracciglio' riferito alla pelosità del labello, mentre 'sphegodes', derivante sempre dal greco, significa da 'sphex=vespa'.
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