E' una pianta perenne suffruticosa che forma piccoli e graziosi cespugli aggrappati ai pendii rocciosi.
Ha fusti molto ramosi, legnosi alla base, alti fino a 30 centimetri.
Le foglioline, disposte in maniera alterna, sono di color grigio- verdastro e di aspetto vellutato, ma di consistenza piuttosto coriacea. Sono lunghe da 20 a 40 mm, più chiare nella parte inferiore con bordo dentato e un po' ondulato.
L'infiorescenza è un capolino cilindrico bislungo, posto all'apice dei rametti, lungo fino a 2 cm, in genere solitario o in piccoli gruppi.
Le squame appressate acutissime che formano l'involucro, sono di colore verde con sfumature porpora verso l'alto. Anche la corolla è di color rosso porpora, di circa 20-25 mm, avvolta dal pappo biancastro fin dalla fioritura. E' composta di fiori tubolosi purpurei con 5 lacinie.
I frutti sono acheni di circa 5 mm.
La pianta è dedicata a Benedickt Stahelin, botanico svizzero vissuto dal 1695 al 1790, dal quale ha preso il suo nome. La parola "dubia" invece, si riferisce alla posizione sistematica incerta della specie, che ha caratteristiche intermedie e in comune con altri generi di "Asteracee" rassomiglianti.
Osservata nei pressi delle cascate del Torrente Strolla, vicino Volterra
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