Pianta erbacea perenne alta fino a 50 cm. I suoi fusti cilindrici, morbidamente pelosi, sono cavi al loro interno e portano ognuno un grande fiore solitario.
Le foglie che formano la rosetta basale sono bislunghe con margini leggermente ondulati e dentellati, di un bel colore verde oliva vellutato. Quelle che crescono lungo gli steli sono ovali e piuttosto piccole.
Il fiore è solitario sopra ogni gambo e i petali che lo formano sono numerose ligule tronche e seghettate, di colore giallo zolfo con screziature rossastre all'esterno.
Il pappo è simile a quello del Tarassaco: una grande sfera composta da acheni stretti alla base che portano all'apice un ciuffo di peli.
Le foglie della rosetta, raccolte in primavera sono apprezzate per il loro sapore amarognolo e si possono gustare mescolate ad altre erbe spontanee, in insalate crude o cotte.
L'etimologia del nome di questa pianta proviene dalle parole latine "Uro"= brucio e "Spermum"=seme, che alludono al colore nero-bruciato dei suoi semi. L'aggettivo che la descrive è dato dal nome del fisico botanico francese Jaques Daléchamps, che per primo la classificò.
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