Pianta erbacea perenne, succulenta, rizomatosa, tappezzante, di rapida crescita, che forma graziosi ed estesi cespugli alti circa 20 cm.
I piccoli fusti striscianti, prostrati e fragili, spesso sono di colore rossastro, hanno sottili radici che si aggrappano alle fessure del terreno e alle cavità delle rocce. Sono di due tipi: fusti serili abbondantemente fogliosi e prostrati e fusti fioriferi con un numero minore di foglie, ascendenti ma leggermente incurvati al momento che precede la fioritura.
Le foglie sono simili a chicchi di riso, spesso fortemente arrossate soprattutto nel periodo invernale. Disposte in maniera alterna, sono di forma oblunga-lineare, cilindrica, molto carnose, verde chiaro sfumate di rossastro; lunghe fino a 9mm, larghe poco più di 1mm, leggermente appiattite nella parte superiore.
I fiori si presentano in cime terminali, riuniti in densi corimbi ramificati. Il calice ha piccoli sepali carnosi rossastri saldati alla base. La corolla ha 5 petali oblunghi bianchi, di 3-5 mm con linea centrale rosa e stami violacei.
Ciascun fiore produce 5 follicoli eretti e allungati, disposti a stella, contenenti piccoli semi scuri, appuntiti di appena mezzo mm.
Le foglie della pianta hanno proprietà sedative e antinfiammatorie, anticamente usate per curare ferite e scottature. Veniva anche utilizzato il loro infuso da somministrare come ultima risorsa, per sedare le persone agonizzanti.
Oggi di questa piantina ne vengono prodotti cultivar per abbellire i giardini rocciosi.
Il suo nome potrebbe provenire dal latino 'sedum=sedare', riferito alle proprietà curative della pianta, ma verosimilmente anche dalla voce 'sedeo=mi siedo' alludendo ai suoi fusti prostrati che sembrano sedersi sulle rocce. 'Album=bianco', descrive il colore dei suoi fiorellini.
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