Pianta erbacea perenne, velenosa, alta fino a 30 cm, provvista di un bulbo che ricorda la forma di piccola cipolla, con numerosi bulbillli e radichette esterne alla tunica, da cui ogni anno, nascono foglie e fiori.
Le foglie, che sono tutte basali, possono essere da 6 a 10, lineari, scanalate, carnose, larghe2-8-mm, di solito più alte del fiore. Se vengono spezzate, mostrano filamenti vischiosi.
I vistosi e graziosi fiori a forma di stella, hanno 6 tepali lanceolati, color bianco latte, lunghi fino a 2cm e mezzo, con una linea verde centrale, che li percorre esternamente. Sono raccolti in numero da 5 a 15, in un corimbo, sorretti da peduncoli e si aprono solo col tempo soleggiato, mentre di notte, o col cielo coperto rimangono chiusi.
I frutti sono capsulette rotondeggianti delineate da coste equidistanti.
Tutta la pianta è tossica, specialmente la parte del bulbo, ma viene utilizzata nella terapia dei "Fiori di Bach", col nome inglese di "Star of Bethlehem", per combattere gli stati di shock, provocato da traumi o spaventi.
In omeopatia, invece, questa pianta viene utilizzata per trattare la sensazione di gonfiore, la colite ulcerosa e l'insonnia.
A questo genere, autoctono italiano, appartengono 4 specie, con caratteri comuni o molto similari tra di loro.
Il nome della pianta proviene dal greco "Ornis"=gallina e "Gala"=latte, da cui la corrispondenza del nome italiano, data anche la presenza di un latice biancastro, presente nei fusti della pianta. L'aggettivo specifico "Umbellatum", è dato dalla forma a ombrello delle infiorescenze.
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