Pianta erbacea perenne, talvolta alta più di 1 metro e mezzo, con fusto robusto, eretto di forma cilindrica, assai ramificato.
Le foglie basali sono opposte, quelle lungo il fusto sono più piccole, alterne, triangolari, ovate, col margine irregolarmente dentellato di color verde scuro.
I fiori, sorretti da peduncoli, senza brattee, sono portati in un racemo terminale. Possono essere di colore variabile dal rosa, viola o screziato con il calice formato da 4 sepali e la corolla da 4 petali spatolati di 10-20 mm.
Il frutto è una ampia siliqua di forma ellittica di 4-6 cm di diametro, prima di colore verde, poi argentea, ricoperta da due membrane che trattengono all’interno i semi discoidali. La forma e il colore di questa particolare siliqua rassomiglia a una luna o a delle monete agentee, da cui il nome popolare di Monete del Papa o Lunaria.
Anticamente venivano adoperati i semi della pianta come diuretici, mentre le giovani foglie erano consumate in insalata.
Oggi viene usata solo come pianta ornamentale e con i rami recisi semprevivi si possono riunire in raffinate composizioni ornamentali. La pellicola che ricopre la siliqua distaccandosi, lascia vedere una membrana trasparente opalina molto decorativa e duratura nel tempo.
Il nome Lunaria si riferisce alla forma orbicolare e al colore delle silique, che ricordano il chiarore della luna piena.
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