cdg-f-primula   Nome scientifico: PRIMULA VULGARIS
  Nome comune: PRIMULA
  Famiglia: Primulaceae
  Fioritura: Febbraio-Maggio
  Habitat: Luoghi boscosi e umidi dalle colline alle montagne di tutta Italia. Predilige suoli freschi, alcalini, ricchi di nutrienti, ma privi di calcare. Fino a 2000 m.


Descrizione

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Piccola pianta perenne con lungo rizoma cilindrico scuro, con  superficie irregolare per le cicatrici lasciate dalle foglie degli anni precedenti.

La pianta appare senza fusto, con foglie esclusivamente disposte in rosette basali, ondulate, spatolate e rugose, con superficie bollosa, di colore verde chiaro. Si  presentano glabre nella parte superiore, con evidenti nervature e pelose in quella di sotto;  lunghe più o meno quanto i fiori (10-15cm).

I graziosi fiori imbutiformi, eretti su un lungo peduncolo lanuginoso, hanno un calice a tubo con 5 evidenti costole, terminante in 5 denti lanceolati-acuti. Anche la corolla è tubolare e si allarga  dividendosi in 5 lobi con apice arrotondato  di colore giallo pallido con sfumature aranciate all'interno.

Il frutto è una capsula racchiusa nel calice persistente che si apre a maturità spargendo numerosi piccoli semi rugosi di colore nero.

 

E' una pianta commestibile officinale, con proprietà espettoranti, analgesiche e antinfiammatorie. L'infuso fatto con le sue foglie è utilizzato come sedativo per la tosse, per l'insonnia e il nervosismo. Con l'estratto di foglie vengono preparate creme che attenuano le rughe e le macchie della pelle. Mentre con i fiori e le foglie più giovani, si possono arricchire fresche insalate.

Fin dall'antichità la Primula era considerata simbolo di giovinezza e di buon augurio.

La Primula è il fiore che annuncia la primavera, inatti il suo nome, che deriva dal latino 'Primus' significa: fiorire prima delle altre.

 

Specie protetta

                    



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Primula -- Primula vulgaris