Pianta erbacea perenne officinale, commestibile, sempreverde, fornita di un rizoma lignificato.
Ha fusti eretti semplici o talvolta ramificati, con superficie solcata verso l'alto, di colore verde-rossiccio, pelosi, alti fino a 50-60cm.
Le foglie inferiori sono riunite in una rosetta, costituite da numerosi elementi, con 4-12 paia di foglioline, più una terminale. Di forma ovale ellittica, con margine inciso da dentellature acute, portate su un picciolo breve; sono di colore verde più scuro nella parte superiore. Lungo il fusto, le foglie diventano gradatamente più piccole, formate da un numero minore di foglioline più strette.
I fiori sono riuniti in corte spighe globose-ovali, all'apice dei rami, grandi poco meno di 2 cm. I fiori femminili che si trovano nella parte alta della spiga, spesso hanno solo l'ovario, mentre quelli centrali hanno sia l'ovario che gli stami, di cui gli inferiori maschili, composti da soli stami. Hanno quattro sepali, ovali con apice acuto, senza petali, con un caratteristico stimma rosso e vivace.
Il frutto si forma nel ricettacolo da due acheni che accrescendosi diventano suberosi, con quattro alette incavate.
In cucina si utilizzano le foglioline più tenere della rosetta basale per insaporire insalate e minestre, formaggi e verdure a cui conferiscono un delicato sapore di cetriolo che contraddistingue questa pianta.
In erboristeria, il decotto di Pimpinella è considerato un rimedio naturale contro i dolori mestruali. Per uso esterno, emorroidi, foruncoli e ferite, si utilizzano impacchi fatti con la parte aerea della pianta.
Tutta la pianta è ricca di vitamina C.
Il suo nome derva dal greco 'poter eros' che descrive una piccola tazza o una coppa, come la forma del suo calice. Sanguisorba, invece prende origine dal latino: "sanguis e sorbeo" per la sua capacità di fermare le emorragie.
Un curioso proverbio del passato recita: 'l'insalata non è bella, se non c'è la Pimpinella'.
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