Piccola pianta erbacea perenne commestibile, alta fino a 15 cm, con corto rizoma da cui si dipartono alcuni stoloni striscianti sul terreno che emettono altre radici e nuove piante.
Le foglie, tutte riunite nella rosetta basale, sono di colore verde scuro lucente, portate da un lungo picciolo di circa 5 cm. Hanno foma ovale-tondeggiante, profondamente incise alla base, con margine contornato da piccole dentellature.
I fiori sono profumati, portati da lungo peduncolo, provvisto a metà di due piccolissime brattee. Sono presenti 5 sepali ovali con corolla formata da 5 petali di colore violetto intenso con base biancastra, gradevolmente profumata, con petali laterali ripiegati verso il basso, ravvicinati a quello inferiore, leggermente più ampio. Il petalo inferiore si prolunga posteriormente in un piccolo sperone violaceo.
Il frutto è una capsula subsferica che si apre in tre sezioni, contenenti semini rotondi brunastri
La pianta era già conosciuta dai Greci che ne apprezzavano le proprietà espettoranti dei fiori e quelle lassative delle foglie utilizzate in decotti.
Tutte le parti della viola sono commestibili: dai fiori seccati e zuccherati come ottimi canditi, alle foglie utili per la preparazione di minestre, contorni, frittate e risotti, se mescolate con altre erbe spontanee. Ottima anche la marmellata di violette, preparata con l'aggiunta di una mela perchè si possa addensare con facilità.
Il nome della Viola, deriva dalla parola latina "Viere", che significa "annodare, intrecciare" e si riferisce alla flessuosità della pianta.
|