Nella zona che va da Lanciaia a San Dalmazio, sono ancora visibili chiesette, cappelle e ruderi di edicole religiose, risalenti al XVI° e XVII° secolo, che testimoniano quanto fosse sentito in queste zone, il culto della Venerazione Mariana.
In una di queste edicole, situata nei possedimenti terrieri della famiglia Baroni, vi era raffigurata un’immagine di una Madonna col Bambino in braccio e un Santo in preghiera, a cui venne attribuito un evento miracoloso.
Fu nel 1727 infatti, che Giovanni Antonio Baroni proprietario del podere “La Casa”, intento alla potatura di una robusta quercia, fu vittima di una rovinosa caduta e proprio in quell’istante, invocando l’immagine di quella Madonna a cui tante volte aveva rivolto le sue preghiere nella piccola edicola, miracolosamente si salvò.
Questo evento prodigioso fece sì che la venerazione della Madonna, da parte degli abitanti della zona, diventasse ancora più fervida e la famiglia Baroni fece prontamente costruire una piccola chiesa per testimoniare il miracolo avvenuto, che venne ufficialmente benedetta e aperta ai fedeli il 20 maggio 1731, intitolata alla “Madonna della Casa”.
In seguito anche il frate francescano Faustino Brunetti, di San Dalmazio, per l’intercessione miracolosa di quella Madonna, riacquistò la vista.
I pellegrini e i benefattori che accorrevano alla miracolosa Chiesetta della Casa, contribuivano con offerte e donazioni, alla manutenzione dell’edificio stesso. Fu proprio durante dei lavori di ampliamento della chiesa, che si vide prodigiosamente scaturire una vena d’acqua, che non solo servì durante tutti i lavori di costruzione, ma fu ritenuta una sorgente miracolosa!
Si racconta infatti, che bagnandosi con quell’acqua, diverse persone avrebbero riacquistato la vista. Un operaio venne guarito da una grave malattia della pelle e tante altre persone avrebbero ricevuto delle grazie, come testimonia una lapide murata proprio sopra la pozza d'acqua, all'esterno della chiesetta, firmata da frate Brunetti.
Nei secoli successivi, il Santuario della Casa fu meta di pellegrinaggi, visite di vescovi, feste solenni e celebrazioni di matrimoni, nonché ritrovo di preghiera, di scampagnate e di mercati.
Purtroppo nel 1980, il piccolo Santuario fu depredato dai ladri che rubarono alcuni arredi e diversi ex-voto, che testimoniavano la fede e la gratitudine della popolazione verso la Madonna della Casa. Fu anche asportato l’antico dipinto originale in tela che raffigurava la Madonna, opera nel 1728 di Emilio Bambagi. Al suo posto, il pittore e francescano Paolo Bocci di Pomarance, donò un quadro, già realizzato in precedenza come ex voto, che ritraeva un’immagine della Madonna della Casa, ripresa da un’antica incisione.